giovedì 25 novembre 2021
Il reportage fotografico di Epa/Ansa documenta la tragedia di un milione di persone. E il governo conferma: entrati in affari con una multinazionale australiana perla vendita della cannabis

Sono almeno un milione secondo l'Unodc, l'Agenzia dell'Onu per la lotta alla droga, gli afghani tra i 15 e i 64 anni tossicodipendenti. Una sorte segnata nel Paese che, a dispetto della crisi economica che si è accelerata dopo l'ascesa del regime dei taleban, resta il maggior produttore mondiale di oppio e cannabis. Alcuni di loro sopravvivono, come mostra questo reportage fotografico, sotto i ponti di Kabul dove degrado e rassegnazione sono incise sui loro volti. Per 3mila di loro, raccolti in diversi punti della capitale, il regime dei taleban ha proposto un programma di aiuto per ricevere delle cure in alcuni ospedali mentre l'inverno incombe. Ma intanto, in un Paese che rischia di implodere, i taleban aprono al commercio internazionale di cannabis.

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