mercoledì 6 ottobre 2021
Fu la prima sede dei francescani nella città. Domenica 3 ottobre la ridedicazione della chiesa ha riunito l'intera città

La ridedicazione della chiesa di san Francesco del Prato, domenica 3 ottobre, ha riunito la città, nelle sue diverse componenti: autorità civili, militari, comunità religiose, e la gente di Parma. Significativi i riti che hanno caratterizzato la celebrazione presieduta dal vescovo, monsignor Enrico Solmi: la processione di ingresso, la consegna delle chiavi, l'apertura del portone, la consegna del lezionario, la deposizione delle reliquie di san Bernardo degli Uberti, l'unzione dell'altare e delle pareti della chiesa, con relativa incensazione e illuminazione, la solenne reposizione del Santissimo Sacramento nel nuovo tabernacolo. Al momento dell'accensione delle luci, anche il sole ha fatto capolino dall'abside dando concretezza al canto: “Su di te si è levata la gloria del Signore”.

San Francesco del Prato fu la prima sede dei francescani a Parma. Il complesso venne realizzato a partire dal 1240. A causa delle soppressioni napoleoniche nel 1800 divenne un carcere fino al 1993. In questa struttura furono ospitati come detenuti l’anarchico Gaetano Bresci e lo scrittore Giovannino Guareschi. Ora il complesso è ritornato ad essere una chiesa ed è stata affidato alla cura dei frati minori convenutali.


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