lunedì 4 dicembre 2017
In un video dell'Ispra - Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale - quattro "testimonial" eccellenti spiegano perché bisogna rallentare
Il nostro suolo consumato al ritmo di 30 ettari al giorno

Circa 3 metri quadrati di suolo - l'equivalente di una scrivania normale - viene perso ogni secondo in Italia, perché si costruiscono case o strade dove prima c'era un'area naturale. L'equivalente di 30 ettari al giorno (un ettaro è l'equivalente di un quadrato con i lati di 100 metri: 10mila metri quadrati). Un dato che viene pubblicato dall'Ispra - Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale - in occasione della Giornata mondiale del suolo (VEDI RAPPORTO ISPRA COMPLETO), che si celebra martedì 5 dicembre.

L’Ispra pubblica annualmente il Rapporto sul consumo di suolo e quest'anno ha diffuso anche un videomessaggio con quattro "testimonial" che invitano, ciascuno a modo suo, a stare attenti al suolo che consumiamo.

Le stime Ispra, tra l'altro, evidenziano come il consumo di suolo negli ultimi quattro anni abbia portato a maggiori costi, a causa di servizi ecosistemici non più assicurati da un territorio ormai artificializzato, che sono valutati tra i 600 e gli 900 milioni di Euro l’anno.

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