martedì 5 ottobre 2021
Nel video denuncia dell'organizzazione umanitaria ActionAid la testimonianza da uno dei Paesi con il più alto tasso di matrimoni forzati al mondo
Scuole chiuse, più spose bambine. Dal Malawi la storia di Aleke

"A causa del Covid-19 la mia scuola è stata chiusa. Sono rimasta a casa per molti mesi. Il mio papà allora ha deciso che dovevo sposarmi. Mia madre si è opposta. Anche io ho detto che non volevo", racconta la 14enne Aleke Daniel, studentessa della Chikunkha. Il Malawi non a caso detiene un triste primato. È uno dei Paesi con il più alto tasso di matrimoni forzati al mondo, con circa il 42% delle ragazze sposate prima dei 18 anni e il 9% delle spose bambine minori di 15.

Eppure il Paese non rappresenta un caso isolato. È piuttosto l'emblema di un fenomeno ampiamente diffuso che la pandemia ha aggravato con conseguenze drammatiche su bambine e adolescenti. Nel mondo si stima siano 650 milioni le donne che hanno contratto il matrimonio prima dei 18 anni. E ogni anno 12 milioni di ragazze diventano mogli prima dell'età adulta. E una sposa bambina che diventa madre corre rischi altissimi per la propria salute. Si stima aumentino fino al 50% le possibilità di morte per sé e per il bambino nei primi giorni di vita. Senza contare i rischi durante il parto: dalla rottura della placenta alla fistola ostetrica fino alla morte.

Proprio in Malawi ActionAid, organizzazione internazionale indipendente impegnata in Italia e in 44 Paesi, promuove un progetto: costruire aule al coperto e servizi igienici per la scuola primaria di Chikunkha, nel distretto settentrionale di Nsanje, con l'obiettivo di garantire un'istruzione pubblica di qualità a oltre 6mila alunni, che attualmente fanno lezione all'aperto. Nel 2019 il ciclone Idai ha distrutto gran parte delle scuole e i pochi edifici rimasti in piedi sono stati destinati all'accoglienza degli sfollati. La pandemia infine ha causato la chiusura totale. E al rientro in classe moltissime alunne mancavano all'appello. ActionAid promuove la campagna "Tutti a scuola", info sul sito.

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