lunedì 15 marzo 2021
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il musicista ha iniziato un progetto chiamato #SongsOfComfort, canzoni di conforto che possano alleviare lo stress delle persone che le ascoltano
In clinica dopo iniezione del vaccino, il violoncellista Yo-Yo Ma incanta con Bach

Yo-Yo Ma, violoncellista di fama mondiale, ha ricevuto nella giornata di sabato la seconda dose di vaccino contro il coronavirus e ha festeggiato con una performance improvvisata nella sala d'aspetto del Berkshire Community College, in Massachusetts, negli Stati Uniti per la gioia di chi, come lui, attendeva il suo turno per l'iniezione.

Il musicista americano, nato a Parigi da genitori cinesi, è stato immortalato dal suo improvvisato pubblico mentre eseguiva brani di Bach e Schubert.

Il video della performance è diventato immediatamente virale in rete e sui social, facendo tornare alla mente altri celebri performance avvenute, in altri tempi e in luoghi assai più tragici. Dal direttore dell'Orchestra nazionale sinfonica dell'Iraq Karim Wasfi che suonava fra le macerie di Baghdad, nei luoghi colpiti dalle autobombe, trasformando le sue esecuzioni in messaggi di bellezza e speranza, al bosniaco Vedran Smailovic che nel 1992 a Sarajevo durante l'assedio scelse di suonare per 22 giorni consecutivi, in luoghi diversi, anche in mezzo alle macerie della Biblioteca nazionale, per onorare la memoria di 22 sarajevesi uccisi mentre facevano la fila per il pane. Senza dimenticare al “crollo” del muro di Berlino durato giorni, il maestro russo, Mstislav Rostropovich, con il suo violoncello al Checkpoint Charlie «per ringraziare Dio di quello che era accaduto».

Va ricordato inoltre che dall’inizio dell’emergenza sanitaria il musicista Yo-Yo Ma ha iniziato un progetto chiamato #SongsOfComfort, canzoni di conforto, che prevede che i video delle sue esibizioni da casa di canzoni che possono alleviare lo stress dovuto alla pandemia vengano poi pubblicate sui social. A partire da quest’idea a dicembre aveva pubblicato un album con la pianista britannica Kathryn Stott, chiamato “Canzoni di conforto e speranza”.

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