giovedì 6 settembre 2018
I dati dell'Onu evidenziano come non ci sia alcun rispetto per la popolazione inerme. Questa settimana sono attesi i colloqui di pace a Ginevra, i primi in due anni di guerra

“In Yemen oggi è il far west. La sofferenza del popolo yemenita è un affronto al nostro senso di umanità: il fallimento delle potenze mondiali nel riaffermare qui i valori fondanti della civiltà, una vergogna. – dice Paolo Pezzati, di Oxfam Italia lanciando un appello per la pace – Siamo di fronte a un triste capitolo della diplomazia contemporanea fatta di accordi sotto banco, doppiezze, ipocrisia. Quanti bambini devono ancora morire perché si abbia un’ammissione di complicità da parte delle potenze che alimentano questa guerra da oltre tre anni? Si hanno prove di crimini di guerra perpetrati regolarmente, i responsabili dovranno renderne conto. La carneficina deve finire e in questa direzione i colloqui di pace di Ginevra possono essere decisivi per fermare gli attacchi sui civili”.

Tutte le parti coinvolte nel conflitto stanno commettendo gravissime violazioni delle normative internazionali. Secondo le Nazioni Unite tra il 26 marzo 2015 e il 9 agosto di quest’anno sono state ben 17.062 le vittime civili, tra cui oltre 10.400 mila causate dagli attacchi aerei della Coalizione a guida saudita. "Lo Yemen è sull'orlo del collasso – conclude Pezzati – È prioritario che si arrivi al più presto ad un cessate il fuoco e che si avvii un vero percorso di pace. I colloqui di pace di Ginevra sono i benvenuti, ma in questo momento deve cessare subito il massacro di civili".

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