giovedì 12 maggio 2022
Una vicenda che tocca il cuore e fa riflettere sulle tragiche conseguenze che le guerre hanno sui più vulnerabili
La storia del piccolo Makhar, ora in Italia con la Croce rossa per curarsi

Da Vorzel, vicino Bucha, a Leopoli e poi in Italia vicino Roma, grazie alla Croce Rossa Italiana. È il viaggio di Makhar, bimbo di 20 mesi che necessita di accertamenti e di un delicato intervento per una labiopalatoschisi, impossibili al momento in Ucraina. Ce lo racconta un video della Cri.

"Questa storia è rappresentativa, così come tante altre, della forza dell'Umanità, il primo - commenta il Presidente della Cri, Francesco Rocca - dei nostri Principi. Il dialogo e la collaborazione tra le Consorelle consentono di realizzare piccoli e grandi miracoli. Questa vicenda toccherà il cuore di molti e mi auguro faccia riflettere sulle tragiche conseguenze che le guerre hanno sui più vulnerabili".

Il piccolo è stato evacuato dalla Cri durante l'ultima missione e adesso si trova ospite della volontaria e medico pediatra Carolina Casini, membro del team che l'ha portato in Italia, vista l'impossibilità a trovare altre soluzioni abitative per i due.

Papà Serhii è militare dell'esercito ucraino ed è felice, nonostante il distacco, per il fatto che la sua famiglia sia al sicuro in Europa e che il suo bambino abbia la possibilità di migliorare la propria la vita.

Mamma Alona è commossa ed emozionata ed ora, insieme al suo piccolo, grazie alla Cri sta facendo anche un percorso di supporto psicologico, visto il dramma vissuto e al fatto che con la famiglia sia rimasta chiusa in una cantina per tre settimane prima di intraprendere il viaggio verso Leopoli.

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