martedì 9 marzo 2021
Il conflitto, di tipo etnico, ha causato morti, feriti gravi e danni materiali significativi inclusa la distruzione di case, raccolti, bestiame. Ci sono oltre 5.000 rifugiati
La Chiesa accanto ai profughi della guerra civile in Togo

L'équipe della Organisation de la Charité pour un Développement Intégral (Ocdi), nella , guidata dal reverendo padre Francis Amédé Barandao è impegnata per gli aiuti umanitari e caritativi per le popolazioni sfollate di guerra in alcuni villaggi della prefettura di Dankpen nel nord-ovest del Togo, nel diocesi di Kara, a seguito di un conflitto etnico iniziato nel maggio 2020 tra i Lamba e i Konkomba, due etnie confinanti.

Questo conflitto, degenerato in una vera e propria guerra civile, come spiega l'Agenzia Fides, ha causato morti, feriti gravi e danni materiali significativi inclusa la distruzione di case, raccolti, bestiame. Per ripararsi in questa situazione di insicurezza, le persone hanno abbandonato le loro case per cercare rifugio in alcune scuole e famiglie molto lontane. Vi sono più di 5.000 rifugiati, la maggior parte dei quali sono donne e bambini. Agenti protezione civile sono stati inviati sul posto dal governo per raggruppare i rifugiati nei siti preposti, al fine di proteggerli.

Il reverendo padre Francis Barandaoe il suo team diocesano Ocdi hano portato aiuti umanitari per i rifugiati, notando le necessità esistenti. Padre Francis ha quindi lanciato un appello urgente a tutte le parrocchie, le comunità religiose e tutte le persone di buona volontà attraverso la stazione di "Radio-Maria" Togo a Kara, chiedendo spontanee donazioni in denaro e in beni di prima necessità a beneficio di queste popolazioni in difficoltà.

L' assistenza portata da Ocdi non è solo materiale, ma anche spirituale e morale: i fedeli in Togo continuano a pregare hanno invocato l'assistenza di Dio per la pace e la sicurezza in queste zone travagliate del Paese.

A seguito della presenza e dell'impegno Ocdi diocesano, anche il governo è stato coinvolto adottando misure drastiche per porre fine al conflitto e far tornare le persone nei rispettivi villaggi e case. L'intervento del governo è stato però occasionale, lasciando le popolazioni sole davanti alle loro case danneggiate o demolite, con granai saccheggiati o bruciati.

I volontari cattolici cercano di consolare i cuori dei suoi fratelli e sorelle provati dalla sofferenza annunciando e testimoniando l'amore di Cristo Gesù. Anche gli sfollati non cristiani hanno apprezzato la presenza dei membri della Chiesa cattolica al loro fianco nella difficoltà.

(Il video è in francese, ma è possibile in "impostazioni" attivare i sottotitoli e poi scegliere la traduzione automatica in italiano)

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