sabato 1 settembre 2018
I seminatori di zizzania attaccano anche l'arcivescovo al grido «Prima i poveri di Taranto», dimenticando tutto quello che Chiesa e Caritas diocesana hanno fatto e fanno per loro
Troppo odio verso i migranti. Giornale chiude la pagina Facebook e mette video

Clima teso a Taranto sul tema accoglienza. Ieri circa trecento persone sono scese in strada, riunite sotto la sigla di "Rete antirazzista", per dire no alla discriminazione razziale, mentre il giorno prima l’arcivescovo della diocesi ionica, monsignor Filippo Santoro, in una nota aveva espresso la disponibilità ad ospitare nel capoluogo ionico parte dei migranti eritrei arrivati con la nave Diciotti. Una scelta non gradita da parte di alcuni, tanto che Santoro è stato duramente attaccato sui social network al grido di «prima i poveri di Taranto». Come se in tutti questi anni la Caritas diocesana e la Chiesa non si fossero occupate con sollecitudine anche dei poveri del territorio. Tutti. Stessa sorte per il quotidiano online "La Ringhiera", che provocatoriamente oggi ha deciso di chiudere i battenti, vista la quantità spropositata di post razzisti, violenti e carichi di odio piovuti su Facebook, sotto le immagini della manifestazione di ieri. Nessuna notizia dunque oggi da parte del giornale locale. Solo un video "Chiuso per odio (intervallo)" che invita a riflettere.

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