mercoledì 26 dicembre 2018
Le due giovani turiste sono state massacrate nella regione di Marrakech, fino ad ora ritenuta sicura. Il delitto ha molto impressionato la gente del luogo

Il 23 dicembre in Marocco si è tenuta una manifestazione interreligiosa per onorare la memoria delle due ragazze trucidate da terroristi islamici nel territorio di Imlil, nella regione di Marrakech. Le vittime, la danese Louisa Vesterager Jespersen e la norvegese Maren Ueland, di 24 e 28 anni sono state violentate e decapitate da un gruppo di banditi, collegati ai terroristi del Daesh.

Commovente la preghiera funebre in arabo. Il "corteo di preghiera interreligiosa", come definito gli organizzatori, è stato organizzato dalla associazione Dar Imma che ha sede nella cittadina di Lalla Takerkouste, a poche decine di chilometri dal luogo dell’atroce delitto. Il rito interreligioso ha coinvolto le tre fedi monoteiste. Hanno partecipato le autorità religiose delle moschee della regione, fra cui il lfikii della moschea di Takerkouste, l’imam Ibrahim Elatrache, il presidente della comunità ebraica marocchina di Marrakech-Safi, il rabbino Jacky Kadoch, e il parroco della chiesa dei Santi Martiri di Marrakech. C'erano anche i sindaci i sindaci del territorio, tra i quali quelli di Lalla Takerkouste, Aziz Sbaii, e di Amizmiz, Lahcen Kabdi. I partecipanti portavano anche alcuni poster per la pace e la tolleranza fra fedi religiose. Tra questi un'immagine con l’immagine di Gesù trionfante e la scritta: “Gesù, porta la pace nel cuore dell’umanità”.

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