martedì 26 ottobre 2021
Gli autori dell'immagine scientifica della Terra (Epod) sono gli astrofotografi siracusani, Mezzio e Giannobile, che hanno concentrato in uno scatto assai suggestivo millenni di visioni e conoscenze
L'incontro di due pianeti sul cielo di Pantalica. L'immagine scientifica del giorno della Nasa, Epod

L'incontro di due pianeti sul cielo di Pantalica. L'immagine scientifica del giorno della Nasa, Epod - Orazio Mezzio e Dario Giannobile

L'incontro di due pianeti fra le stelle sulla Necropoli di Pantalica (Sortino, Siracusa) è la foto scientifica della Terra di oggi, l'Epod (Earth science picture of the day). Un servizio di divulgazione scientifica curato dalla Earth Science Division della Nasa e dall'Eos Project Science Office presso il Gottard Space Fligth Center, in collaborazione con il consorzio Universities Space Research Association (Usra). La fotografia è il risultato di un lavoro a quattro mani di Dario Giannobile (astrofotografo del gruppo Pictores Coeli) e Orazio Mezzio (giornalista, direttore del settimanale cattolico di Siracusa, Cammino, appassionato astrofotografo) che hanno concentrato in uno scatto assai suggestivo millenni di visioni e conoscenze astronomiche.

«Nell'antichità - spiega Mezzio - l’uomo osservava il cielo e il movimento dei pianeti e riteneva che la terra fosse al centro dell’universo. Sono dovuti passare centinaia di anni prima che la scienza prendesse campo per come la conosciamo noi, nata dal metodo galileiano. La visione dell’universo ha così iniziato a espandersi mettendo il sole al centro del sistema solare. Ciò veniva insegnato già durante l’illuminismo, ma dovranno passare ancora molti anni affinché l’uomo possa acquisire la visione attuale del cosmo. L'astrologia cede pian piano passo all'astronomia!».

Di tutto ciò è testimonianza l'illustrazione riportata nel libro "Elementi di Fisica Sperimentale" del professore Giuseppe Saverio Poli istruttore di sua altezza reale il principe delle due Sicilie, pubblicato nel 1793 con le illustrazioni dell'abate Antonio Fabris e Vincenzo Dandalo. Un libro prezioso custodito presso la biblioteca del Convento dei frati cappuccini di Sortino.

«Questa foto - continua Mezzio - vuole essere una immagine simbolica che congiunge la lettura della tavola con lo sguardo al cielo dove, oltre alla via lattea, troviamo sulla sinistra i pianeti Giove e Saturno. Il luogo dello scatto è l'Anaktoron, il palazzo del principe, presso il sito Unesco di Pantalica, dove la mitologia si fa storia».

In questa illustrazione il sistema solare è al centro dell'universo e i pianeti conosciuti sono: Mercurio, Venere, Terra e Luna, Marte, Giove, Saturno e Urano.

«È molto interessante notare - commenta Giannobile - che di Giove si conoscono solo i quattro satelliti galileiani mentre sono noti solo sette satelliti di Saturno. Un altro interessante particolare è che Urano è chiamato con il nome del suo scopritore Herschel W. e indicato con la lettera H. Rispetto alla pubblicazione del libro questo astro era stato identificato come pianeta solo 12 anni prima. L'illustrazione mostra anche il passaggio di tre comete di cui almeno due ricorrenti. Lo scatto è quindi un salto nel tempo e mostra come gli studenti del XVIII secolo apprendevano le meraviglie del cosmo all'epoca conosciute».

Molto più di una foto. Fra Terra e Cielo.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI