martedì 21 settembre 2021
Il 26 settembre inizia la dodicesima edizione del Festival di Fotografia Etica. Ottanta autori per venti mostre che parlano alla coscienza

Raccontare il mondo in cui siamo immersi, senza avere paura della realtà, anche quando è scomoda o drammatica. Per il 12° anno, il Festival di Fotografia Etica porta a Lodi i lavori di ottanta fotografi provenienti da tutto il mondo, a partire dal 24 settembre. Un totale di venti mostre distribuite nei siti più particolari della cittadina: chi le visita può scoprire storie vicine e lontane, personali o di un intero popolo, sempre attuali.

Al cuore del Festival, anche quest’anno, i lavori vincitori del World Report Award, concorso fotogiornalistico che coinvolge ogni anno centinaia di fotografi. Tra i primi classificati, anche alcuni italiani. Nicolò Filippo Rosso espone il reportage “Exodus”, che documenta la marcia dei rifugiati dal Venezuela alla Colombia e dall’America centrale al Messico e agli Stati Uniti. Daniele Vita ha vinto la categoria “future generations” ed espone “Bagnanti”, reportage che si ambienta a Catania e conduce sulle tracce dei giovani adolescenti dei “guatteri” e della loro voglia di una vita parallela a scelte di criminalità e malavita.

Il programma prevede anche grandi nomi del fotogiornalismo internazionale. Come Eugene Richards, in mostra con un lavoro che conduce nell’America del delta dell’Arkansas per vedere quali delle promesse fatte 50 anni fa alla comunità afroamericana si siano effettivamente realizzate. Immagini che raccontano la povertà endemica, il razzismo, la violenza e la lunga strada ancora da percorrere per raggiungere l’uguaglianza, in una mostra assolutamente inedita in Italia.

Il tema della pandemia viene ovviamente toccato dal Festival, anche in modo delicato. Un esempio è il lavoro “Pandemic Pigeons - A Love Story” ("Piccioni della pandemia - una storia d'amore") del fotografo olandese Jasper Doest. Le sue foto raccontano di una coppia di piccioni selvatici, Ollie e Dollie, ospiti abituali in casa del fotografo durante i periodi di lockdown, diventati un aiuto importante per rimanere “sani di mente” in periodi “molto complicati”.

E poi: una mostra in ricordo di Gino Strada, che nasce dalla collaborazione storica del Festival con Emergency; il festival “Off”, con fotografie esposte in bar e negozi; la possibilità di valutazione del portfolio dei visitatori; gli incontri di approfondimento. Per tutti, c’è la possibilità di partecipare a visite guidate dagli stessi fotografi.

Per partecipare al Festival, l’acquisto del biglietto è consigliato online, qui (biglietto intero per la giornata, 14 euro; previste diverse riduzioni). Le mostre saranno aperte durante i weekend, dal 24 settembre al 25 ottobre.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: