venerdì 18 marzo 2011
La polizia yemenita ha aperto il fuoco contro i manifestanti radunati nella piazza del Cambiamento a Sanaa per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh. Secondo fonti ospedaliere i morti sarebbero 41, mentre il governo dichiara 25 vittime. Il presidente ha espresso il suo "rincrescimento" per la morte dei manifestanti e ha annunciato un'inchiesta.
- Scontri in Siria, almeno quattro i morti
COMMENTA E CONDIVIDI
Precipita la crisi politica nello Yemen. La polizia e alcuni miliziani del regime hanno fatto strage di manifestanti a Sanaa. Durante una protesta nella centralissima Piazza del cambiamento, hanno aperto il fuoco ad altezza d'uomo uccidendo più di 30 manifestanti, e facendo almeno due cento feriti. Lo hanno riferito fonti mediche, sottolineando che l'ospedale principale è saturo e non può più accogliere le vittime. Testimoni oculari riferiscono che molti elicotteri stanno sorvolando la zona mentre mezzi blindati stanno prendendo posizione nel centro della città, dalla quale si innalzando colonne di fumo.Nell'università di Sanaa, dal 12 febbraio migliaia di studenti, avvocati e attori della società civile sono in sit in permanente per chiedere la fine del regime di Ali Abdullah Saleh, in carica da oltre 32 anni. Le prime grandi manifestazioni nella capitale Sanna e nella città meridionale di Aden sono iniziate il 16 febbraio mentre le prime vittime nella capitale risalgono al 23 febbraio, e sono due studenti morti per mano di attivisti pro regime. Dal 16 febbraio in tutto il Paese si susseguono quotidianamente marce di protesta anti-Saleh che trovano d'accordo anche il movimento secessionista del sud, e le due più potenti confederazioni tribali yemenite, la Hashed e la Baqil. L'opposizione in un estremo tentativo per evitare un bagno di sangue aveva, con il beneplacito dei vertici religiosi islamici, proposto a Saleh un piano di transizione che prevedeva una sua uscita graduale dal potere entro la fine del 2011, ricevendo un netto rifiuto.Il presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, ha espresso il suo "rincrescimento" per la morte di almeno 41 manifestanti dell'opposizione oggi a Sanaa, uccisi dai tiri di sostenitori del regime. "Mi rincresce" di questi morti, che "consideriamo come dei martiri della democrazia", ha detto il capo di stato ai giornalisti. Saleh ha anche annunciato l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle circostanze delle uccisioni "in tutte le città yemenite". Almeno 41 i morti e 200 i feriti, secondo fonti ospedaliere. Secondo il ministero degli esteri yemenita, invece, i morti sono stati 25.OBAMA: SALEH CONSENTA MANIFESTAZIONIIl presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha espresso oggi "ferma condanna" nei confronti delle autorità dello Yemen, e ha invitato il presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, "ad ottemperare al suo pubblico impegno di consentire manifestazioni pacifiche".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: