giovedì 22 gennaio 2015
​Hadi pronto a nominare rappresentanti degli sciiti Houthi e dei secessionisti del Sud all'interno delle istituzioni statali. Riaperti porto e aeroporto di Aden.

I calcoli e il terrore di Riccardo Redaelli
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Sembra allentarsi la tensione in Yemen. I ribelli sciiti del movimento Houtha, che da martedì tengono in scacco il Paese, hanno dichiarato accettabile la dichiarazione del presidente, Abde Rabbo Mansur Hadi, che punta a disinnescare la crisi. La presidenza yemenita ha fatto sapere di "essere disponibile a modificare la Costituzione fino al punto di annullarla e di allargare i membri del Senato entro una settimana". Hadi si dice pronto a nominare rappresentanti dei ribelli sciiti e di quelli secessionisti del sud dello Yemen all'interno delle istituzioni statali. Poche ore dopo la dichiarazione di Hadi, un esponente del movimento che fa capo all'imam Abdel Malik al Houthi ha dato il suo 'placet' alla mossa di Hadi, perché conferma - ha detto- i termini dell'accordo per la condivisione del potere siglato nel mese di settembre. Secondo testimoni locali, i combattenti sciiti rimangono all'esterno del palazzo presidenziale e della residenza di Hadi. Secondo Sky Arabia, invece, i miliziani ribelli sciiti hanno iniziato in modo graduale a ritirarsi dal palazzo presidenziale di Sanaa.Mohammed al-Bukhaiti, membro del comitato politico Houthi, ha spiegato che il ritiro dei miliziani, e il rilascio del capo della segreteria di Hadi, Ahmed Bin Mubarak, rapito nei giorni scorsi, potrebbero avvenire nel giro di due o tre giorni, non appena le autortà dimostreranno il rispetto degli impegni presi.Intanto però ci sono i primi segnali che la tensione si sta allentando: fonti dell'amministrazione ad Aden, nel sud del Paese, hanno riferito che nella città hanno ripreso a funzionare porto e aeroporto, che si erano fermati per una giornata a causa della crisi a Sanaa.
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