lunedì 4 aprile 2011
Almeno 12 persone sarebbero rimaste uccise oggi quando la polizia yemenita ha aperto il fuoco sui contestatori a Taiz, città dello Yemen a sud della capitale. Lo ha riferito una fonte medica, mentre una seconda fonte ospedaliera ha parlato di centinaia di feriti, molti dei quali a causa dell'inalazione di gas lacrimogeni.
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Almeno 12 persone sarebbero rimaste uccise oggi quando la polizia yemenita ha aperto il fuoco sui contestatori a Taiz, città dello Yemen a sud della capitale. Lo ha riferito una fonte medica, mentre una seconda fonte ospedaliera ha parlato di centinaia di feriti, molti dei quali a causa dell'inalazione di gas lacrimogeni. Trenta persone avrebbero riportato ferite da arma da fuoco, e 16 di loro sarebbero in condizioni gravi, ha detto la fonte. Le forze dell'ordine hanno sparato contro i manifestanti che cercavano di fare irruzione nel principale edificio del governo provinciale di Taiz, hanno riferito testimoni e manifestanti.Anche a Hudaida, città portuale, uomini armati in abiti civili hanno aperto il fuoco sui contestatori, hanno detto testimoni. Al momento non sono arrivate notizie di feriti nella città dove si trova una delle tante abitazioni del presidente Saleh. Questa mattina, sempre a Hudaida, la polizia ha sparato proiettili e lacrimogeni, ferendo centinaia di persone, quando ha cercato di fermare una marcia di protesta verso il palazzo presidenziale.
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