venerdì 26 maggio 2023
Polemica sul libro diffuso nelle scuole dello Stato dell'ultraconservatore Abbott. Il volume spiega ai bambini che cosa fare se una persona armata entra in classe. Ma le armi continuano a circolare
Winnie The Pooh

Winnie The Pooh - Ansa

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Dal 15 maggio, i bambini di Dallas, Texas, portano un libro “particolare” nello zainetto. «Se c'è un pericolo, lasciate che Winnie the Pooh e la sua truppa vi mostrino cosa fare: fuggire, nascondersi e combattere», così recita il nuovo testo introdotto per spiegare agli studenti come comportarsi in caso di sparatoria nella scuola. Se fosse impossibile scappare dall’attentatore, il canguro Kanga, con i guantoni da boxe, consiglia ai piccoli di «combattere con tutta la forza». L'inquietante pubblicazione, intitolata Stay safe book, il libro per essere al sicuro, desta indignazione a un anno dalla strage di Uvalde, sempre in Texas. Il 24 maggio del 2022 un diciottenne fece irruzione nella scuola elementare locale armato di pistola e mitra, armi facilmente reperibili nel grande Stato, uccidendo 19 bambini e due maestre.

Molti genitori e insegnanti sono rimasti sconvolti da questo libro, ormai distribuito con centinaia di copie, perché lo considerano una sorta di normalizzazione del tragico fenomeno delle mass shooting, le sparatorie con 5 o più persone coinvolte. Un’educatrice, preferendo l’anonimato, ha commentato al The Guardian: «Sono delusa e arrabbiata. Qualcuno pensa sia meglio dare un libretto in mano ai bambini invece che impedire queste stragi».

Il Texas, governato dal 2015 dal repubblicano Greg Abbott, Stato ultraconservatore per eccellenza, è uno strenuo difensore delle armi libere. Basti pensare che da poco tempo, i ventunenni senza precedenti penali possono girare per le strade con la pistola nella fondina come fossero cowboy: non importa neanche avvisare le autorità. Si possono comprare fucili d’assalto, e addirittura esplosivi (purché registrati sia bene). Il commercio di armi da fuoco fra privati è libero e anche qui non servono autorizzazioni.

Secondo il Washington Post, dal 1999, anno della sparatoria nella scuola superiore di Columbine (15 morti e 24 feriti) a maggio di quest’anno, ci sono state ben 380 school shooting, 199 persone uccise, 428 ferite: una guerra che secondo i democratici alcuni vogliono delegare ai più piccoli con un libro illustrato. «Winnie the Pooh fa lezione di tiro ai bambini del Texas perché i funzionari eletti non hanno il coraggio di proteggere i più piccoli e approvare leggi sulla sicurezza delle armi di buon senso», ha commentato Il governatore della California Gavin Newsom.

Il tragico fenomeno delle mass shooting è tipicamente americano e si ricollega ai 434 milioni di armi da fuoco possedute dai civili, oltre che al disagio sociale che porta a simili gesti. L’opinione pubblica è spaccata sul diritto costituzionale, il secondo emendamento, di armarsi per l’autodifesa. I repubblicani, conservatori sul tema, lo ritengono inviolabile e negli Stati che governano fanno di tutto per semplificare l’accesso a fucili automatici che in Italia hanno solo i militari.

«L'unico modo per fermare un uomo cattivo armato è armarne uno buono», questo è il motto di chi vorrebbe ancora più mitra per fermare la violenza, in testa la potente lobby della National Rifle Association.

Vetri antiproiettile, telecamere, insegnanti armati e libretti per spiegare ai bambini cosa fare se un uomo armato entra in classe: tutto purché non si tolga la pistola (o i mitra) dalle fondine degli americani.



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