giovedì 13 settembre 2012
​New York City è diventata oggi la prima città Usa ad approvare il divieto di bibite zuccherine oversize nell'ultimo controverso passo per ridurre l'obesità e le sue complicazioni, in una nazione grassa come non mai.
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Addio alle bibite "extralarge". La città di New York ha approvato oggi la legge che le mette definitivamente al bando. Un provvedimento senza precedenti negli Stati Uniti e una grande vittoria per il sindaco Michael Bloomberg nella sua battaglia contro l'obesità e le cattive abitudini alimentari dei newyorkesi e di tutti gli americani.  

Secondo la nuova legge, che entrerà in vigore dal prossimo marzo, nella Grande Mela sarà proibito vendere bibite gassate, caffè, succhi zuccherati, soft drink sia in bottiglia che alla spina al di sopra dei 500ml. Saranno interessati ristoranti, cinema, carretti ambulanti, catene di fast food, stadi. I newyorkesi, dunque, dovranno rinunciare ad una delle abitudini più diffuse tra gli americani. E chi non si adeguerà alle nuove regole sarà multato con una contravvenzione da 200 dollari. 

Bloomberg ha affidato la sua soddisfazione su Twitter: "La politica delle bibite zuccherate di New York City è il passo più importante che un governo abbia mai fatto per frenare l'obesità. Servirà a salvare vite", esulta il primo cittadino della Grande Mela. Dopo la guerra al fumo e all'uso di grassi insaturi nei ristoranti, Bloomberg - soprannominato non a caso dai detrattori il sindaco "Nanny" (tata, badante) - può aggiungere quindi un altro tassello alle sue battaglie contro la cattiva alimentazione.   Sul piede di guerra sono invece le multinazionali delle bollicine e le associazioni dei consumatori che reclamano il diritto dei cittadini di scegliere in che quantità bere. "Non è finita - ha detto Eliot Hoff, portavoce del New Yorkers for Beverage Choices in un articolo sul New York Times - e stiamo valutando tutte le diverse vie legali per sovvertire il provvedimento". Dal provvedimento saranno escluse le bevande al di sotto delle 25 calorie per 250ml, le acque vitaminizzate, le bibite 0 calorie e quelle "diet".   Ma Bloomberg ha già promesso di avere nel mirino anche hot-dog e pop corn. Il sindaco, infatti, vorrebbe vietare il parcheggio "selvaggio" dei tradizionali carretti che vendono salsicce, hamburger e pita, vietando innanzitutto quelli troppo grandi. E vorrebbe che i newyorkesi rinunciassero al classico e amatissimo cartoccio gigante di pop corn, immancabile nelle sale cinematografiche americane.

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