venerdì 30 dicembre 2011
​Monsignor Giacomo Su Zhimin, 80enne, ha subito finora 40 anni di prigionia; monsignor Cosma Shi Enxiang, 90enne, ha passato 50 anni in carcere. Di loro nessuno parla e il governo cinese dice che "non sa dove essi siano". 
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Monsignor Giacomo Su Zhimin, 80enne, ha subito finora 40 anni di prigionia; monsignor Cosma Shi Enxiang, 90enne, ha passato 50 anni in carcere. Di loro nessuno parla e il governo cinese dice che "non sa dove essi siano". Per AsiaNews che ha conferito a entrambi il titolo di "Uomo dell'anno" e teme che vengano "uccisi sotto tortura", come è avvenuto per altri vescovi. Mentre Time premia quest'anno i giovani della 'primavera arabà e tutti i dimostranti del mondo, "noi di AsiaNews - afferma il religioso - vogliamo fare una scelta controcorrente: dare un premio a chi non è mai stato citato dai media, chi non ha avuto alcun riconoscimento pubblico, chi è dimenticato nonostante anni di lotta per la verità, la dignità e la giustizia".
 
E i vescovi sepolti nei lager, conclude padre Cervellera, "vale la pena ricordarli anche per mostrare quanto è ridicolo il governo di Pechino, che davanti a richieste di personalità politiche internazionali sulla sorte dei due vescovi, come negli incontri privatissimi di esponenti vaticani con qualche burocrate cinese, si nasconde rispondendo: "Non sappiamo". Dovremmo credere che il governo con un gigantesco apparato poliziesco, una superba rete spionistica e di controllo capillare sulla sua popolazione, ignora dove si trovino questi due anziani vescovi, che la cultura cinese imporrebbe di rispettare e onorare".
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