venerdì 12 maggio 2017
Violenze e crisi economica, denunciano i pastori, stanno facendo soffrire la popolazione. Il Celam invita «le diocesi a mettere in atto iniziative di carità verso i fratelli venezuelani»
I vescovi dell'America Latina: «In Venezuela è crisi umanitaria»
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"Ci preoccupano e ci addolorano le morti, la violenza, la carenza di ciò che è fondamentale per vivere, la
violazione dei diritti umani e, per finire, la sofferenza che ha coinvolto il popolo venezuelano, fino ad arrivare a soffrire una vera e propria crisi umanitaria". Lo scrivono i vescovi del Celam (Consiglio episcopale latinoamericano in una nota della presidenza dell'organismo ecclesiale sulla situazione del Venezuela.
Il Celam invita "le diocesi dell'America Latina e del Caribe a mettere in atto iniziative di carità verso i fratelli venezuelani" e "ad accogliere fraternamente coloro che stanno migrando verso diversi Paesi".

«Intervengano le organizzazioni internazionali»

Quindi l'appello "alle organizzazioni internazionali di carattere umanitario perché dirigano le loro azioni e le loro risorse verso il Venezuela in modo prioritario". Mentre le morti per gli scontri, tra gli oppositori al regime di Nicolas Maduro e la polizia, sono ormai vicini a quota cinquanta in poco più di un mese di proteste, chi dissente e denuncia la situazione finisce male. E' il caso della ministro della Salute Antonieta Caporale che aveva rivelato che le morti infantili erano cresciute in un anno del 30 per cento per gli effetti della crisi. Maduro l'ha rimossa dall'incarico sostituendola con Salerfi Lopez: l'ottavo titolare della Salute in quattro anni di governo Maduro.

Il 30 per cento di vittime infantili in più in un anno

I dati diffusi questa settimana dal ministero della Sanità sono i primi da oltre due anni e fotografano una situazione gravissima: dall'ultimo rilevamento la mortalità infantile è aumentata del 30,12%, mentre il numero delle donne morte di parto è salito del 65,78% e sono ricomparse malattie che sembravano debellate, come la difterite. Per effetto della crisi economica e di valuta, nel Paese c'è scarsità di beni alimentari, medicine e vaccini. Per tentare di nascondere l'ampiezza del disastro economico, il governo del Venezuela ha smesso da tempo di pubblicare dati statistici ufficiali: è dal 2015 che la Banca centrale non pubblica più le cifre dell'inflazione, ormai fuori controllo.

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