giovedì 6 luglio 2017
Il leader Usa a Varsavia alla vigilia del vertice: «La Russia destabilizzante, pronti a rispondere con la Nato». Questa sera ad Amburgo via al summit: nel pomeriggio attesi 10mila in piazza
Il presidente Usa Donald Trump durante la sua visita a Varsavia (Epa)

Il presidente Usa Donald Trump durante la sua visita a Varsavia (Epa)

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La Russia «potrebbe aver interferito» nelle presidenziali 2016. Lo ha affermato presidente Donald Trump questa mattina a Varsavia subito dopo aver incontrato il presidente polacco Andrzej Duda.


Trump: Obama sapeva ma non ha fatto nulla

«Penso che potrebbe essere stata la Russia» ma allo stesso tempo «penso che potrebbero essere stati altri Paesi» a interferire nelle presidenziali americane, ha spiegato Trump. «Non sarò specifico, ma penso che molte persone abbiano interferito». Trump ha aggiunto che il suo predecessore Barack Obama sapeva dell'interferenza di Mosca e non ha fatto nulla perché credeva che la candidata del suo partito, Hillary Clinton, avrebbe vinto. Se avesse pensato che Trump potesse vincere, ha detto il tycoon, certamente avrebbe preso contromisure. Obama, sempre secondo Trump, era stato avvisato nell'agosto scorso dalla Cia delle attività russe e avrebbe avuto tempo per agire, ma «non ha fatto nulla».

«La Russia destabilizzante: risponderemo con la Nato»

Sempre dopo il faccia a faccia con il presidente Duda, Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno lavorando con la Polonia per affrontare le minacce della Russia. Washington, ha detto Trump, intende continuare ad espandere la cooperazione con la Nato «in risposta alle azioni della Russia e al suo comportamento destabilizzante». Immediata la replica del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov: «Siamo in disaccordo con questo approccio». Nel suo discorso a Varsavia Trump ha pure ribadito la sua richiesta ai Paesi della Nato di rispettare gli impegni economici. «La Polonia è un Paese meraviglioso, dotato di una forte spiritualità, con il quale da secoli gli Usa sono legati da un rapporto di amicizia - ha affermato Trump -. È un partner e un alleato che ha partecipato alla lotta contro il Daesh. Ed è uno fra i pochi Paesi che adempiono ai doveri nella Nato». E poco dopo, parlando in piazza a Varsavia, ha aggiunto: «La Polonia», assieme agli altri Paesi della regione orientale europea, «non deve mai più essere ostaggio di un unico fornitore di energia» e gli Stati Uniti si impegneranno per questo. Un riferimento implicito alla Russia.

G20 ad Amburgo: in 10mila oggi in piazza

Apprensione intanto ad Amburgo dove in questi giorni sono attesi oltre 100 mila i manifestanti per le proteste contro il G20 che si inaugurerà questa stasera. A partire da domani sono previste sessioni di lavoro dei leader mondiali per due giorni. Poco dopo le 16 il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato ad Amburgo poco dopo le 16: in programma un incontro con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. È la prima visita dell'americano in veste di presidente in Germania. Secondo gli addetti alla sicurezza sono circa 8mila i soggetti ritenuti pronti a commettere atti di violenza. La notte scorsa si sono registrati il lancio di alcune bottiglie contro degli agenti di polizia in due manifestazioni conclusesi con sei i fermi. Questo pomeriggio sono invece attese diecimila persone, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, per una manifestazione contro il vertice con lo slogan «G20-Welcome to Hell».

Infine, secondo le prime indiscrezioni, gli Stati del G20 vogliono dare un segnale per una «veloce applicazione» dell'accordo «irreversibile» di Parigi sul clima. Su questo tema dovrebbero emergere tutte le differenze con il presidente Usa. Nella bozza del documento finale, dato inusuale, gli altri Stati del G20 «prendono atto della uscita degli Usa» mentre «gli Usa confermano un forte riconoscimento per un approccio globale che riduca i gas serra mentre sostiene la crescita economica e asseconda le esigenze della sicurezza energetica».

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