venerdì 13 maggio 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
PARIGI Nel mirino ieri pomeriggio di una mozione di sfiducia parlamentare, il governo socialista francese del premier Manuel Valls è formalmente salvo. Il tentato siluramento non è riuscito ad attirare la maggioranza assoluta dell’Assemblea Nazionale: 246 i deputati per l’estromissione, contro il quorum richiesto di 288. Ma il clima tempestoso e lo svolgimento del voto – che ha visto un drappello di deputati di sinistra affiancare i promotori di centrodestra della mozione (neogollisti e centristi) – hanno confermato le difficoltà dell’esecutivo, costretto a passare sotto le forche caudine dopo aver fatto ricorso martedì al controverso comma 49.3 della Costituzione, in modo da forzare l’approvazione in prima lettura della riforma El Khomri sul diritto del lavoro, confiscando le abituali prerogative dei deputati. Il testo passa dunque direttamente al Senato. A Parigi e in vari capoluoghi, nelle stesse ore del dibattito parlamentare, nuo- ve manifestazioni di piazza, con scontri violenti, diversi feriti e una ventina d’arresti, hanno confermato l’alta tensione sociale alimentata da settimane proprio dal duro braccio di ferro attorno alla bozza El Khomri (volta a rendere più flessibili assunzioni e licenziamenti), avversata ancora da 2 grandi confederazioni sindacali (Cgt e Forza operaia), da altre 5 sigle minori, così come dalle associazioni studentesche liceali e universitarie, o da movimenti non istituzionali, come Nuit debout (notte in piedi). A Parigi, nei quartieri attraversati da un corteo partito da Place Denfert-Rochereau verso l’Esplanade des Invalides (50 mila persone, secondo i sindacati, contro la stima di 12 mila della polizia), si sono viste scene di guerriglia, fra blitz vandalistici e sassaiole da parte di gruppi di casseurs incappucciati e la reazione delle forze dell’ordine. Altri gravi disordini hanno interessato pure Marsiglia, Tolosa (9 arresti), Le Havre, dov’è stata saccheggiata una sede locale del Partito socialista, così come Nantes, il capoluogo sull’Atlantico retto da un sindaco socialista dove hanno urlato la loro rabbia pure gli oppositori irriducibili alla costruzione di un nuovo aeroporto. La stazione della città ha subito pesanti atti di vandalismo. Nuove giornate di mobilitazione sono annunciate dai sindacati, che cercano di saldare la protesta generale antiriforma con rivendicazioni settoriali nei trasporti, a cominciare da quelli ferroviario e marittimo. A livello politico, questo clima esplosivo s’intreccia con i giochi in corso in vista delle primarie per la prossima corsa all’Eliseo, con diversi candidati imprevisti, a sinistra come a destra, incoraggiati a giocare d’azzardo proprio in ragione dei livelli inediti di discredito raggiunti, secondo tutti i sondaggi, dall’establishment. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PIAZZA. Gli incidenti nel centro della capitale francese (Ansa/Ap)
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: