mercoledì 2 gennaio 2019
Soccorsi a rilento per le continua piogge. Almeno 20 i dispersi mentre sono 25mila gli sfollati. Albay ancora isolata dalle frane. Il governatore: «Raggiungeremo la zona con le barche»
Alcuni residenti di Bulan cercano di uscire dalla città attraversando le strade inondate (Ansa)

Alcuni residenti di Bulan cercano di uscire dalla città attraversando le strade inondate (Ansa)

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Squadre di emergenza sono sempre al lavoro nelle aree devastate dalle frane e dalle alluvioni portate dalla tempesta Usman che ha colpito le Filippine orientali a partire dagli ultimi giorni del 2018. Pesantissimo il bilancio delle vittime che ha raggiunto quota 85, secondo quanto riferito dalle autorità locali. Quasi 25mila sono invece gli sfollati. Le operazioni di ricerca, salvataggio e soccorso sono state ostacolate dalle continue forti piogge dei giorni passati, ma oggi il tempo ha concesso una tregua.

Secondo Edgar Posadas, portavoce dell'ufficio nazionale per la riduzione del rischio di catastrofi, almeno 20 persone risultano ancora disperse. Sessantanove vittime si sono invece registrate nella regione orientale di Bicol, a sudest della capitale Manila, mentre altre 16 persone sono morte nella vicina regione di Visayas Orientale e in altre aree.

Nella provincia di Camarines Sur, almeno 50 case sono state sepolte in una frana che ha travolto la città montana di Sagnay, dove i soccorritori hanno recuperato 30 cadaveri. Le frane hanno anche impedito la distribuzione di beni di soccorso in almeno quattro villaggi nella vicina provincia di Albay, dove 14 persone sono state uccise, secondo il governatore provinciale Francis Bichara. "Cercheremo di raggiungere queste zone con le barche", ha detto il governatore.

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