martedì 30 luglio 2013
Il giovane militare aveva confessato di aver fornito documenti riservati al sito di William Assange. La sentenza è stata emssa oggi dalla Corte Marziale Usa che lo ha giudicato colpevole per 19 capi d'accusa su 21, ma lo ha scagionato da quella più grave: connivenza con il nemico. Questa decisione gli ha evitato l'ergastolo. L'entità della pena sarà resa nota nei prossimi giorni.
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Bradley Manning, il soldato americano reo confesso di essere la “talpa” di Wikileaks, è stato condannato dalla Corte Marziale per aver violato più volte lo Espionage Act. Tuttavia, il 25enne militare è stato scagionato dall'accusa più grave, quella di connivenza con il nemico: questo gli ha evitato la condanna all'ergastolo.Manning,pur non avendo fornito dati utili ai terroristi, è però stato giudicato colpevole per 19 su 21 capi d'accusa per cui era stato incriminato, tra cui 5 per violazione della legge sullo spionaggio del 1917. In ogni caso il cumulo delle condanne potrebbe portarlo di fatto a dover trascorrere il resto della sua vita in prigione. Nei prossimi gionri sarà resa nota l'entità della pena.

 

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