venerdì 9 settembre 2011
Il capo della Casa Bianca presenta un piano da 447 miliardi: dimezzare tasse a lavoratori e piccole medie imprese, sì a nuovi tagli del deficit.
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Basta col «circo politico»: è necessario agire subito per aiutare l'economia. Gli Stati Uniti si trovano ad affrontare una «crisi nazional» e quella che serve è una vera e propria «scossa». Il presidente Barack Obama - nell'attesissimo intervento davanti al Congresso, durato circa 30 minuti - presenta un piano da 447 miliardi di dollari per rilanciare la crescita e l'occupazione e invita tutte le parti politiche ad accantonare ogni divergenza. L'American Jobs Act è un piano che punta «a rimettere al lavoro gli americani e a rimettere soldi nelle loro tasche», ha sottolineato il presidente, annunciando l'ambizioso obiettivo di dimezzare le tasse per lavoratori e piccole e medie imprese. Ma anche l'intenzione di presentare nei prossimi giorni un più vigoroso piano di riduzione del deficit, per rimettere in sesto una critica situazione dei conti pubblici. Ad ascoltarlo anche la First Lady Michelle Obama, vestita in viola. «La gente di questo Paese lavora duramente per far fronte alle proprie responsbilità. La domanda questa sera - afferma il presidente rivolgendosi al Congresso - è se noi possiamo far fronte alle nostre. La domanda è se di fronte a una crisi nazionale possiamo fermare il circo politico e fare qualcosa per aiutare l'economia». E per riformare un sistema fiscale che il presidente giudica iniquo: un sistema - ha detto - in cui un miliardario come Warren Buffet «paga tasse più basse del suo segretario. E questo - ha aggiunto - è un oltraggio». Obama fa quindi appello all'unità nazionale e per rafforzare il suo messaggio cita due suoi illustri predecessori: Abramo Lincoln, uno dei padri della patria, e John Fitzgerald Kennedy. Quindi invita il Congresso ad approvare il più presto possibile il suo programma. «Non possiamo risolvere tutti i problemi del Paese. La ripresa non sarà guidata da Washington, ma dalle aziende e dai lavoratori. Noi possiamo aiutare, possiamo fare la differenza. Ci sono misure che possiamo assumere subito per migliorare la vita della gente». Il presidente è sicuro: il piano creerà più posti di lavoro, soprattutto «nel settore delle costruzioni, nell'insegnamento, per i veterani e per coloro che sono da più tempo disoccupati». Saranno quindi concessi sgravi alle aziende che assumono e si dimezzeranno le tasse per i lavoratori e le piccole e medie imprese. Da qui - è convinto il presidente - dovrebbe arrivare l'auspicata scossa, che deve riportare l'America e la sua economia "al top".
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