martedì 6 agosto 2013
​L'allarme per un possibile attentato su vasta scala contro una rappresentanza diplomatica occidentale è scattato in seguito all'intercettazione di conversazioni tra dirigenti di al-Qaeda. L'ambasciatore inglese sta facendo ritorno a Londra. Il ministro Bonino chiude l'ambasciata a Sanaa.
LO SCENARIO Al-Qaeda, Yemen osservato speciale
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Il dipartimento di stato americano ha invitato tutti i cittadini Usa, anche il personale governativo non essenziale, a lasciare immediatamente lo Yemen per il rischio di attacchi terroristici. Anche Londra ha deciso di evacuare il personale dalla propria ambasciata in Yemen: l'ambasciatore Jane Marriott, che era stata nominata solo il mese scorso, sta tornando nel Regno Unito. L'allarme per un possibile attentato su vasta scala contro una rappresentanza diplomatica occidentale in un Paese arabo o islamico, più verosimilmente proprio nello Yemen, è scattato in seguito all'intercettazione di conversazioni tra dirigenti di al-Qaeda. A ordinare l'attacco terroristico, secondo il quotidiano The New York Times, sarebbe stato il numero uno del movimento jihadista, Ayman al-Zawahiri in persona, che ne avrebbe affidato l'esecuzione materiale a Nasser al-Wuhayshi, capo per della "filiale" yemenita. L'allarme terrorismo ha condotto, già nei giorni scorsi, alla chiusura di decine tra ambasciate e consolati americani e di varie legazioni di altri Stati.Nello Yemen un drone americano ha ucciso quattro miliziani di al-Qaeda. Secondo alcuni capi tribù che hanno assistito alla scena, l'aereo-spia telecomandato ha lanciato almeno cinque missili aria-terra contro un veicolo in movimento nella provincia desertica di Maarib, tra i principali santuari di al-Qaeda nella Penisola Arabica, diramazione regionale dell'organizzazione terroristica. I quattro miliziani che erano a bordo sono rimasti uccisi sul colpo. Bonino: invito alla prudenzaAnche l'ambasciata italiana a Sanaa è stata chiusa al pubblico, ma con assistenza telefonica. L'annuncio è stato dato questa mattina dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, prima che il dipartimento di Stato americano ordinasse a tutti gli americani di lasciare il Paese. Il titolare della Farnesina, pur consapevole che l'eventualita di un attacco contro obiettivi italiani è sempre possibile, si è dimostrata meno allarmata:«Moduliamo (la risposta, ndr) secondo le informazioni che abbiamo capitale per capitale - ha spiegato Bonino -. Abbiamo limitato al massimo l'operativita di alcune ambasciate perche ci sono segnali di ripresa consistenti dell'attività teroristica». Dal ministro arriva inoltre un «invito alla prudenza» ai turisti italiani che ha invitato, per esempio, quelli in vacanza sul Mar Rosso «a evitare escursioni» e tutti gli italiani in partenza a«registrarsi sul portale “Dove siamo nel mondo”, ci aiutate ad aiutarvi, non vogliamo controllarvi»Sanaa alza il livello d'allertaAnche il governo yementita ha rafforzato le misure di sicurezza nella capitale Sanaa: sulle principali strade sono apparsi posti di blocco, a partire da quella che collega il centro all'aeroporto, trafficata di veicoli diplomatici statunitensi e britannici mentre un aereo da guerra Usa ha sorvolato per tre ore la città. Il ministero degli Esteri yemenita ha riferito che sono stati compiuti i passi necessari per garantire la sicurezzadegli stranieri e ha bollato come «esagerata», la disposizione impartita ad americani e britannici di lasciare «immediatamente» il Paese. Allerta anche nei mariSubito dopo aver evacuato il personale dell'ambasciata a Sanaa, è stato diramato anche il più alto livello di allarme possibile a tutte le navi che transitano a largo delle coste dello Yemen. Il timore è che come sulla terra i terroristi di al Qaeda nella Penisola Arabica possano colpire interessi occidentali anche in mare.Neil Roberts, assicuratore del Lloyd's di Londra ha speigato che si tratta di un allerta di "livello tre" che secondo le regole  dell'International Ship and Port Facility Security (ISPS) rappresenta un evento «eccezionale» che suggerisce «un probabile o imminente rischio» di attentato. Il più triste precedente avvenne nel porto yemenita di Aden il 12 ottobre del 2000 (quasi un anno prima dell'11 settembre) quando al Qaeda, all'epoca organizzazione terroristica conosciuta solo dagli “addetti ai lavori”, riuscì con un barchino imbottito di esplosivo guidato da due kamikaze, a farsi saltare contro il  cacciatorpediniere Usa, Uss Cole, uccidendo 17 marinai e mettendo ko la nave.
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