lunedì 4 luglio 2011
Un migliaio di barili  riversato nello Yellowstone nel Montana. Lo ha reso noto la stessa compagnia petrolifera
americana. Dirigenti della Exxon hanno affermato che ci sono tracce di petrolio lungo 10 miglia, ma secondo il governatore dello Stato potrebbero essere molte di più.
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Un oleodotto della Exxon Mobil ha riversato un migliaio di barili di greggio nel fiume Yellowstone nel Montana ed è stato chiuso. Lo ha reso noto la stessa compagnia petrolifera americana. Dirigenti della Exxon hanno affermato ieri che ci sono tracce di petrolio lungo dieci miglia, 16 chilometri circa, nel corso del fiume e che la fuoriuscita di greggio è stata scoperta sabato mattina. L'oleodotto è limitato al Montana e a regime trasporta 40mila barili al giorno. Le cause della perdita restano da accertare. Il governatore del Montana, Brian Schweitzer, ha espresso dubbi sull'affermazione della Exxon Mobil che il petrolio ha contaminato solo 16 chilometri del corso del fiume. «Questa è una zona molto selvaggia, e loro non hanno alcuna idea se sono 5, 50, o 100 miglia, stanno tirando a indovinare», ha detto il governatore, un democratico, alla Reuters per telefono. Il fiume Yellowstone, lungo oltre 1.100 chilometri e principale affluente dell'alto corso del Missouri, nasce nel nord ovest del Wyoming, scorre attraverso il Parco nazionale che porta il suo nome e passa poi nel Montana, prima di confluire infine nel Missouri dopo un breve tratto nel Nord Dakota.Secondo media americani on line, 140 persone erano state subito evacuate per timore di un'esplosione, ma ora il pericolo è rientrato. Restano tutti da accertare i danni all'ambiente causati dagli almeno 160mila litri di greggio finiti nel fiume (un barile è pari a circa 163 litri). Il presidente della Exxon Mobil, Gary Pruessing, ha dichiarato che la compagnia ha inviato nel Montana 70 persone per ripulire e capire cosa abbia causato la perdite di greggio e che vengono impiegati aerei per monitorare le rive del fiume e rilevare eventuali danni ambientali.
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