sabato 12 dicembre 2020
Respinto all'unanimità il ricorso del Texas. Trump: "Deluso, niente coraggio". Sulle vaccinazioni esulta: si comincia entro 24 ore
Sostenitori di Trump davanti alla Corte Suprema a Washington

Sostenitori di Trump davanti alla Corte Suprema a Washington - Ansa

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No della Corte Suprema Usa al ricorso che le chiedeva di ribaltare l'esito delle elezioni presidenziali. E sì della Fda (l'ente Usa per i medicinali) al vaccino Pfizer-BioNTech. Nella stessa serata (nella notte in Italia) si sono sciolti due interrogativi che pesavano, e peseranno, sul futuro degli americani, e del mondo.

La Corte Suprema, con una decisione all'unanimità dei 9 giudici, ha respinto il il ricorso del Texas in cui si chiedeva di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre, che hanno dato la vittoria a Joe Biden. Il ricorso era stato presentato dal procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ed era appoggiato dall'amministrazione Trump, da 18 Stati Usa e da oltre 100 membri repubblicani del Congresso.

L'azione legale era contro le modifiche alle procedure di voto nelle ultime elezioni in Georgia, Michigan, Pennsylvania eWisconsin, e si chiedeva di bloccare i voti del collegio elettorale in questi quattro Stati e di rinviare la riunione del 14 dicembre in cui lo stesso collegio è chiamato ad eleggere formalmente il presidente. Nel ricorso si accusavano i dirigenti dei quattro Stati dinon aver protetto dalle frodi il voto per posta. Il Texas chiedeva quindi di non contare i loro 62 voti nel collegio elettorale, facendo così scendere Biden, che ha totalizzato 306 voti, sotto la soglia del quorum necessario (270 voti).

Il numero uno del partito repubblicano del Texas, Allen West, in una nota ha invocato la secessione: "Gli Stati rispettosi della legge dovrebbero mettersi insieme e costituire una Unione di Stati che rispetterà e si atterrà sempre alla Costituzione".

Dopo quattro ore di silenzio dal momento della sentenza, il presidente Donald Trump ha fatto il suo commento su Twitter. "La Corte Suprema - ha scritto - ci ha davvero deluso. Niente saggezza, niente coraggio".

Il portavoce della campagna di Joe Biden, Michael Gwin, ha così commentato la sentenza: "La Corte Suprema ha respinto in modo deciso e rapido l'ultimo attacco di Donald Trump e dei suoi alleati al processo democratico".

La Fda autorizza l'uso d'emergenza del vaccino Pfizer-BioNTech

Nelle stesse ore è arrivato il Sì che Trump, e gli americani, da mesi aspettavano. La Food and Drug Administration ha dato l'autorizzazione per l'uso di emergenza al vaccino Pfizer-BioNTech, che sarà il primo ad essere distribuito negli Stati Uniti. "L'autorizzazione è una pietra miliare nella battaglia contro questa devastante pandemia che ha colpito così tante famiglie negli Stati Uniti ed in tutto il mondo", ha dichiarato il capo della Fda Stephen M. Hahn. Secondo quanto rivela il Washington Post, ieri sera il capo dello staff della casa Bianca Mark Meadows aveva contattato Hahn dicendogli di autorizzare il vaccino entro la fine della giornata o dimettersi. Poche ore prima Trump aveva attaccato su Twitter la Fda, descritta come "una vecchia, grande, tartaruga lenta". Hanh autorizzi i vaccini "ORA", è tempo "di smettere di giocare e salvare vite!!!", aveva aggiunto.

Oggi Trump annuncia, in un video pubblicato sui social: "I primi vaccini saranno somministrati in meno di 24 ore". "Ho notizie davvero buone - dice -. Oggi la nostra nazione ha raggiunto un miracolo medico. Abbiamo prodotto un vaccino sicuro e efficace in soli 9 mesi. È uno dei più grandi risultati scientifici della storia che salverà milioni di vite e presto porrà definitivamente fine alla pandemia".

Intanto ieri si è registrato un nuovo record di contagi negli Usa, con 231.775 casi confermati in 24 ore, stando ai dati della Johns Hopkins University e al Covid Tracking Project (Ctp). Record anche per i ricoveri e per i decessi che sono 3.309, mai così tanti in un giorno dall'inizio della pandemia.


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