sabato 19 settembre 2015
Washington e Pechin stanno negoziando un accordo per il controllo degli armamenti nel cyberspazio.
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Usa e Cina stanno negoziando un accordo per il controllo degli armamenti nel cyberspazio, impegnandosi a non utilizzare per primo armi informatiche. Lo rivelano al New York Times fonti vicine ai negoziati. I colloqui si sono accelerati in questi giorni con l'obiettivo di annunciare un accordo con l'arrivo del presidente cinese Xi Jinping in visita di Stato a Washington giovedì prossimo. Anche se l'accordo allo studio mira a neutralizzare attacchi a centrali elettriche, sistemi bancari, rete di telefonia mobile e ospedali, non prevede, almeno nella prima versione, specifiche protezioni contro la maggior parte degli attacchi che la Cina è stata accusata di condurre contro gli Stati Uniti, tra cui il diffuso bracconaggio della proprietà intellettuale o il furto di milioni di dati personali dei dipendenti statali. Mercoledì scorso il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva accennato all'accordo quando, durante un incontro con gli imprenditori, ha detto che il crescente numero di attacchi informatici "potrebbe essere uno dei temi più importanti" dadiscutere al vertice con il presidente cinese e che il suo obiettivo è di vedere "se noi e i cinesi siamo in grado di avviare un processo di negoziati" che finirebbe "per vedere la partecipazione di altri Paesi". Tuttavia, un alto funzionario coinvolto nei negoziati sostiene con cautela che l'annuncio di Obama e Xi potrebbe non "contenere un accenno specifico e dettagliato" al divieto di attaccare infrastrutture considerate critiche. Anzi, ci sarebbe "un approccio generico" ad un codice di condotta adottato recentemente da un gruppo di lavoro alle Nazioni Unite. Uno dei principi fondamentali del documento dell'Onu sul cyberspazio è che a nessun Stato dovrebbero essere consentite attività "che danneggino intenzionalmente le infrastrutture critiche o il loro uso per fornire servizi al pubblico". L'obiettivo degli americani è di far in modo che i leader cinesi adottino gli stessi principi nel futuro ed eventuale accordo bilaterale con Washington. Ma, secondo funzionari che ne hanno parlato al Nyt, sembra improbabile che qualsiasi tipo di intesa tra Obama e Xi possa affrontare i problemi più urgenti in riferimento agli attacchi informatici di origine cinese. Inoltre, non è chiaro se le nuove regole vieteranno il tipo di attacco condotto lo scorso anno contro la Sony Pictures Entertainment, con il danneggiamento del 70 per cento del sistema informatico e per la quale gli Stati Uniti hanno accusato la Corea del Nord. Tuttavia, fa notare il quotidiano, qualsiasi intesa per limitare gli attacchi in tempo di pace sarebbe comunque un inizio. "Sarebbe la prima volta che il cyberspazio viene trattato come un ambiente militare da governare come le armi nucleari, chimiche e biologiche", spiega Vikram Singh, ex funzionario del Pentagono e vice presidente per la Sicurezza internazionale al Center for American Progress.
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