lunedì 29 luglio 2019
Il killer sarebbe di origini italiane e iraniane Sotto accusa, ancora una volta, la diffusione delle armi
(Ansa)

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È di tre morti e almeno 15 feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta alle 5.30 locali (le 2.30 in Italia) in una delle maggiori manifestazioni della California dedicate al cibo, il Gilroy Garlic Festival di San Josè. Tra le vittime c'è anche un bambino di 6 anni, Stephen Romero. Il piccolo era insieme alla madre, che è stata colpita allo stomaco e a una mano ma non è in pericolo di vita. Anche la nonna è stata ferita. Cinque persone sono state già dimessi, altre restano in condizioni critiche.

Gli agenti hanno ucciso la persona sospettata di avere fatto fuoco "in meno di un minuto", ha detto Scot Smithee, capo della polizia della città di Gilroy, 48 km a sud-est di San Josè dove si svolge uno dei più grandi festival dedicati al food nel Paese. Ci sono volute ore prima che gli agenti identificassero il killer in Santino William Legan, 19 anni. Secondo quanto riportano i media americani, Legan sul suo profilo di Instagram si definisce di origini italiane ed iraniane. Sempre secondo i media americani avrebbe condiviso in passato posizioni suprematiste su un post pubblicato sul suo account

Il capo della polizia ha reso noto che è ricercato un secondo sospettato. «Riteniamo che sulla base delle dichiarazioni dei testimoni che ci sia stato un secondo individuo coinvolto in qualche modo, non sappiamo quale», ha detto ai giornalisti.

Il killer «ha usato una specie di fucile, era decisamente preparato a fare quello che stava facendo», ha spiegato Smithee riferendo che il sospetto sembrava sia entrato nel sito del festival attraverso un torrente, usando attrezzature da taglio per violare il perimetro dell'evento. C'erano dei metal detectors nel sito della kermesse e dispositivi di «sicurezza molto stretta», ha aggiunto.

I filmati ripresi al festival hanno mostrato persone in fuga dal terrore mentre risuonavano i colpi degli spari. Un testimone ha detto alla Nbc che un uomo di 30 anni armato di un fucile ha aperto il fuoco indiscriminatamente. La testimone Julissa Contrera parla di un uomo bianco sui 30 anni, in possesso di un'arma semiautomatica. «Aveva un fucile, sparava in tutte le direzioni. Era in grado di sparare tre o quattro colpi al secondo» dice Contrera a Nbc. Secondo altri testimoni il presunto attentatore era vestito in assetto militare, con giubbotto antiproiettili e pantaloni stile militare. «Sembrava volesse uccidere il maggior numero di persone possibili», riferisce un'altra testimone.

Teatro della sparatoria il Garlic Festival di Gilroy, raduno gastronomico nella cittadina californiana produttrice di aglio, che richiama ogni anno migliaia di persone. "State attenti!" twitta il presidente Donald Trump, poco dopo che le indiscrezioni sulla sparatoria sono iniziate a rimbalzare sui social. La Cnn riferisce di un fucile e di munizioni rinvenute sulla scena del crimine.

"È orribile" twitta il governatore della California, Gavin Newsom. Esprime la sua vicinanza alla cittadina della California anche Kamala Harris, la senatrice democratica candidata alla Casa Bianca. "Nel nostro Paese c'è un'epidemia di violenza con armi da fuoco che non possiamo tollerare" afferma. L'incidente riapre infatti il dibattito sulle armi negli Stati Uniti, con la sparatoria avvenuta in California, uno degli stati americani con le legge più rigide sulle armi.

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