venerdì 24 giugno 2016
Dopo lo choc del Leave, le istituzioni europee serrano i ranghi. Sabato vertice dei ministri degli Esteri a Berlino, martedì incontro Francia, Germania, Italia.
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La Ue: avanti a 27, Londra sia fuori presto
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La Gran Bretagna ha deciso di uscire, ma l'Unione europea andrà avanti anche a 27. I vertici europei serrano le file dopo la vittoria del Leave al referendum di ieri sulla Brexit con l'obiettivo di evitare lunghi e deleteri periodi di incertezza."Ci aspettiamo che il governo del Regno Unito dia effetto alla decisione del popolo britannico al più presto possibile, per quanto doloroso potrà essere il processo", hanno affermato il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e il presidente di turno, il premier olandese Mark Rutte, in una dichiarazione congiunta dopo il vertice di crisi nella sede della Commissione Ue a Bruxelles."Siamo dispiaciuti", ma "l'Unione di 27 Stati membri continuerà". >>> I RISULTATI DEL VOTO Domani, sabato, a Berlino si vedranno i ministri degli Esteri dei Paesi fondatori, dove Francia e Germania rinnoveranno il loro asse strategico presentandosi con un documento comune. Lunedì, sempre nella capitale tedesca, sarà la volta dei leader con la cancelliera Angela Merkel, il presidente François Hollande, il premier Matteo Renzi e ancora Tusk (che era inizialmente atteso oggi a Roma).

"Ora si volta pagina", ha commentato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio: "Sono qui per dirvi che l'Italia farà la sua parte nel percorso che si apre. Il governo e le istituzioni europee sono nelle condizioni di garantire con ogni mezzo la stabilità finanziaria e la sicurezza dei consumatori", ha aggiunto, mentre Merkel ha posto l'accento sul "taglio netto" per l'Europa, invitando a un'analisi "calma e composta" dell'esito del referendum.>>> LE PAROLE DI RENZI

L'ambasciata italiana a Londra ha intanto diffuso una nota per rassicurare i connazionali che vivono in Gran Bretagna che "il governo veglierà sul rispetto dei diritti acquisiti dei cittadini italiani tanto nell'immediato quanto nei futuri negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Ue".  Mentre continua il terremoto sui mercati finanziari: le Borse europee hanno segnato il peggior calo dall'ottobre del 2008 e dalle turbolenze del post Lehman. Ma la Bce assicura che "le banche dell'Eurozona sono resilienti in termini di capitale e liquidità" per far fronte alla Brexit.

>>> LA REAZIONE DELLE BORSE

Dagli Stati Uniti arriva un primo commento dell'amministrazione Obama con il vicepresidente Joe Biden che ha ammesso: "Avrei preferito un risultato diverso, ma rispetto pienamente la decisione presa". Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha derubricato la questione come "un affare interno" alla Gran Bretagna.

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