lunedì 31 ottobre 2011
​La Conferenza generale dell'Unesco ha accettato l'ingresso della Palestina come Stato membro a pieno titolo con 107 voti a favore e 14 contrari. Israele: una tragedia. Gli Stati Uniti annunciano la sospensione dei fondi all'Unesco.
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La Conferenza generale dell'Unesco ha accettato l'ingresso della Palestina come Stato membro a pieno titolo con 107 voti a favore e 14 contrari. La Palestina dunque entra a far parte a pieno titolo di un organismo Onu, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. A favore dell'adesione hanno votato la Francia e la quasi totalità dei Paesi arabi, africani e latinoamericani. Contrari Stati Uniti, Germania e Canada, mentre Italia e Gran Bretagna si sono astenute.

"UN MOMENTO STORICO""Un momento storico" l'ingresso a pieno titolo della Palestina come membro dell'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. A dichiararlo il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Malki. "È veramente un momento storico che rende alla Palestina alcuni suoi diritti", ha aggiunto Malki nel corso dell'Assemblea generale che si è tenuta a Parigi sottolineando come il presidente palestinese Mahmud Abbas abbia telefonato per ringraziare chi ha dato il proprio voto favorevole all'adesione della Palestina nell'Organizzazione.GLI USA ANNUNCIANO IL TAGLIO DEI FONDIGli Stati Uniti giudicano l'adesione della Palestina all'Unesco "prematura" e "controproducente". Lo ha dichiarato l'ambasciatore americano David Killion. "Gli Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione perché non possono accettare l'ingresso prematuro dei palestinesi come membro a pieno titolo di un'agenzia delle Nazioni Unite come l'Unesco", ha dichiarato Killion in una nota diffusa al termine del voto. "L'unica strada per (la creazione) di uno Stato palestinese deve passare attraverso negoziati diretti. Non ci sono scorciatoie e crediamo che gli sforzi che abbiamo visto oggi siano controproducenti", ha aggiunto.

E Washington, per bocca della portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland, annuncia che non verserà all'Unesco i 60 milioni di dollari dovuti per il mese di novembre.ISRAELE RESPINGE LA DECISIONEI Paesi che hanno votato a favore dell'ingresso della Palestina nell'Unesco non avranno più alcuna influenza su Israele. Lo ha detto Nimrod Barkan, ambasciatore israeliano presso l'Unesco. La risoluzione per l'entrata Palestinese è stata adottata con 107 voti a favore, 14 contrari e 52 astensioni. "Israele respinge la decisione dell'Assemblea generale dell'Unesco d'introdurre la Palestina come Stato membro", si legge in una nota del Ministero degli Esteri israeliano. "Questa manovra non porta alcun cambiamento nei nostri rapporti, semmai allontana la possibilità di un accordo di pace".  Il voto che ha decretato l'ammissione della Palestina come membro dell'Unesco è una "tragedia":

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