sabato 19 febbraio 2022
Uccisi due soldati ucraini. Evacuazione dei civili verso la Russia. Biden: Mosca la pagherà cara se attacca. Zelensky: vorrei incontrare Putin
Putin supervisiona le esercitazioni delle forze strategiche con il presidente bielorusso Lukaschenko

Putin supervisiona le esercitazioni delle forze strategiche con il presidente bielorusso Lukaschenko - Ansa

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Il Donbass è già una polveriera in fiamme. I leader filorussi della repubblica separatista dall'Ucraina di Donetsk e di Lugansk hanno chiamato alla "mobilitazione generale" con un decreto pubblicato on line. I militari governativi e i ribelli separatisti filorussi si sono scambiati accuse di attacchi e di violazioni del cessate-il-fuoco. I primi hanno denunciato 66 scambi di fuoco notturni. Lo stato maggiore interforze di Kiev denuncia che "in conseguenza dell'attacco, un soldato ucraino ha riportato ferite fatali da una scheggia". Anche un altro soldato sarebbe rimasto ucciso. Per i filorussi la situazione è "critica".

Intanto si intensifica l'esodo dei civili dopo che ieri i leader separatisti hanno ordinato, al suono delle sirene, l'evacuazione in Russia di donne, anziani e bambini e lanciato un appello alle armi. Secondo una fonte in loco, citata dalle agenzie, sarebbero diecimila i profughi che hanno varcato il confine. Il governatore della regione russa di Rostov, Valery Golubev, ha dichiarato lo "stato d'emergenza" per la crescente presenza di profughi dalle confinanti autoproclamate repubbliche.

"Era dal 2014 e dal 2015 che non cadevano così tanti colpi" riferisce all'agenzia Dires padre Oleh Ladnyuk, salesiano, dalla città di Dnipro. "Con la Caritas siamo pronti a organizzare il trasferimento di donne e bambini qui dalle località sulla linea del fronte". Secondo il religioso, "è da giovedì sera che il numero dei colpi di mortaio, delle bombe e delle esplosioni è aumentato, tornando a un livello che non si vedeva da anni". La zona più a rischio si trova a est di Dnipro, in direzione di Donetsk e Lugansk.

Una donna lascia Donetsk su un pullman diretto in Russia: ieri i separatisti, al suono delle sirene, hanno ordinato l'evacuazione dei civili

Una donna lascia Donetsk su un pullman diretto in Russia: ieri i separatisti, al suono delle sirene, hanno ordinato l'evacuazione dei civili - Reuters

Putin (con Lukashenko) prova i missili ipersonici

Stamani hanno presto il via in Russia le esercitazioni delle forze strategiche che il presidente Vladimir Putin, insieme al suo più stretto alleato in questa crisi, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, ha supervisionato dal Centro di controllo del ministero della Difesa. Sono stati lanciati un missile da crociera ipersonico, e duale, Kinzhal, da un aereo da guerra, Kalibr, che ha una gittata di duemila chilometri, e il missile ipersonico Zirkon da unità navali della Flotta del Mar Nero e della Flotta settentrionale contro obiettivi navali e basati a terra. È stato anche lanciato, dalla base di Plesetsk, nel nord del Paese, un missile balistico intercontinentale Yars diretto alla Kamchatka. Nella regione di Astrakhan invece è stato lanciato un missile Iskander.

Manovre che sembrano a molti la prova generale di un attacco a breve, senza più temere di irritare il presidente cinese Xi Jinping che ormai sta concludendo i suoi Giochi di Pechino.

Biden: Putin vuole la guerra, ma la pagherà cara

"Mosca la pagherà cara se attacca l'Ucraina" ma "può ancora scegliere la strada della diplomazia" ha twittato nella notte italiana il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo una videoconferenza con i leader alleati di Unione Europea e Nato. "Abbiamo concordato sul nostro supporto all'Ucraina, di continuare i nostri sforzi diplomatici, e affermato che siamo pronti a imporre costi massicci alla Russia se dovesse scegliere un ulteriore conflitto", scelta che la renderebbe "colpevole" di "una guerra catastrofica", scrive.

Ansa / Twitter

Ai giornalisti Biden aveva dichiarato, dopo i 45 minuti in conference call con gli alleati: "Sono convinto che Vladimir Putin abbia preso la decisione di attaccare l'Ucraina, mettendo nel mirino anche Kiev, nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. Abbiamo ragione di crederlo". La Russia "sta cercando di provocare" l'Ucraina e di creare "false giustificazioni" per una guerra.

Zelensky: vorrei incontrare Putin

"Noi difenderemo il nostro Paese con o senza partner" ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo alla conferenza di Sicurezza che si è aperta sabato a Monaco di Baviera. Per la prima volta non partecipa la Russia. "Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale".

"Quale è stato l'esito della politica di appeasement dell'Europa nei confronti della Russia? L'annessione della Crimea" ha argomentato Zelensky. Per il presidente ucraino è "ormai troppo tardi per fissare" l'architettura della sicurezza esistente, "ne serve una nuova".

"I Paesi membri della Nato siano onesti e ci dicano se vogliono l'Ucraina" ha insistito Zelensky, chiedendo "un calendario chiaro e realizzabile per l'adesione all'Alleanza atlantica". Ha anche proposto un incontro con Putin: "Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perché suggerisco di incontrarci".

Domenica il presidente francese Emmanuel Macron incontrerà Putin, mentre l'Osce denuncia un "drammatico aumento" delle violazioni del cessate il fuoco lungo il confine. Nonostante il Cremlino continui a parlare di parziale ritiro, l'ambasciatore Usa presso l'Osce Michael Carpenter ha stimato che Mosca abbia ammassato sino a 190mila effettivi "vicino e dentro" l'Ucraina, considerando anche le repubbliche secessioniste.

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