giovedì 19 febbraio 2015
Kiev chiede il “peacekeeping” alla frontiera con la Russia. «Putin contrario», ma Mosca non se ne è discusso. I filorussi conquistano Debaltsevo.
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Sempre più a rischio il cessate il fuoco in Ucraina. Gli artefici degli accordi di Minsk - i leader di Francia, Germania, Russia e Ucraina - si sono sentiti stamane al telefono e non hanno potuto far altro che constatare la "rottura" della tregua a Debaltsevo e impegnarsi ad "applicare con rigore" e "senza eccezioni" il cessate il fuoco. Secondo Kiev, nelle ultime ore sono rimasti uccisi 14 soldati ucraini e 172 feriti. Mercoledì l'esercito ucraino ha subito un colpo pesante: sotto la pressione dei separatisti, ha dovuto abbandonare lo strategico nodo ferroviario di Debaltsevo: 2.475 militari hanno abbandonato l'enclave, ha fatto sapere Kiev, che ha ammesso anche di aver perso decine di militari (più di 90 sono morti, altri 82 sono dispersi).I ribelli filo-russi sostengono che l'offensiva è giustificata perché la città non rientra sulla linea del fronte, ma si trova nell'area sotto il controllo dei separatisti. Hanno anche prontamente nominato un sindaco a Debaltsevo. Ora la zona che controllano è omogenea, all'incrocio tra i territori delle regioni separatiste di Lugansk e Donetsk. La domanda è se si fermeranno lì o continueranno a guadagnare terreno. Secondo Kiev, stanno puntando su Mariupol, sul mare di Azov: i ribelli sparano contro la città portuale da postazioni situate a Shirokino, un villaggio costiero a una ventina di chilometri da quella che è la seconda città della regione di Donetsk ed è ancora controllata dalle autorità di Kiev.La richiesta di una missione di peacekeeping, che finora era stata giudicata inutile da Kiev, riflette evidentemente l'allarme del governo ucraino che teme di non riuscire a contenere l'offensiva dei ribelli. Ma l'idea dei caschi blu è stata subito respinta dai ribelli. Il portavoce del Cremlino ha però smentito una dichiarazione del presidente ucraino Petro Poroshenko: Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande, i quattro leader del formato Normandia, ha detto, non hanno discusso del possibile dispiegamento di peacekeeper nell'Ucraina orientale nella loro conversazione odierna. Per Mosca comunque gli unici ammessi a vigilare sul rispetto degli accordi dono gli osservatori dell'Osce e le forze ucraine potranno presidiare la frontiera solo dopo che si saranno svolte le elezioni nell'est del Paese. E intanto il premier russo, Dmitri Medvedev, ha ordinato al a ministero dell'Energia e Gazprom di preparare "forniture di gas" per le regioni separatiste dell'est Ucraina: "Lì la gente - ha detto - non deve congelare".
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