lunedì 7 marzo 2022
Civili intrappolati nelle città. L'evacuazione da Mariupol, circa 400mila abitanti, sospesa “a causa di scontri". A Kherson, città di 290mila persone, non riescono a entrare 30 camion di aiuti
Fuga da Irpin, a nordovest di Kiev

Fuga da Irpin, a nordovest di Kiev - Ansa

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Niente passaggio sicuro per i civili intrappolati a Mariupol e Volnovakha (aree della regione Donetska controllate dal governo dell'Ucraina). Fino ad ora uscire e correre al riparto lontano dagli scontri è stato “impossibile, poiché i combattimenti infuriano nonostante un cessate il fuoco negoziato e concordato dalle parti”. Lo denuncia la missione in Ucraina dell’Ufficio Onu per i diritti umani. Dopo essere stata inizialmente confermata per il 6 marzo, l'evacuazione dei civili da Mariupol (Donetska oblast, sud-est) - che ospita circa 400 mila persone - è stata sospesa “a causa di scontri segnalati lungo le vie di evacuazione. Nonostante ciò, circa 300 persone sono state trasferite da Mariupol alle aree non controllate dal governo”. Il 6 marzo, il capo della delegazione ucraina per i colloqui con la Federazione Russa ha dichiarato che c'era la possibilità di un "corridoio umanitario" fuori da Kharkiv, che le Nazioni Unite definiscono letteralmente “città da 1,4 milioni di abitanti devastata dal conflitto”. Al momento, “non è ancora chiaro se le evacuazioni sono iniziate a Kharkiv”.

Le agenzie umanitarie li chiamano "finestre di silenzio" e "passaggi sicuri", sono i requisiti minimi richiesti per facilitare la messa in sicurezza dei civili, lasciando poi il campo allo scontro definitivo e devastante tra le parti armate. Li chiede a gran forza l’Onu, che però fatica perfino a mantenere i propri operatori sul campo. Nei giorni scorsi, durante un conflitto a fuoco nel Donbass, una osservatrice dell’Osce è stata colpita a morte. “La fornitura di aiuti umanitari salvavita, tra cui cibo, acqua e medicine, alle persone colpite che sono state tagliate fuori da tale assistenza a causa dell'accerchiamento militare delle città in Ucraina, rimane critica”, si legge in un report visionato da Avvenire. A Kherson - dove vivono circa 290 mila persone nell'Ucraina meridionale - 30 camion pieni di aiuti umanitari non sono riusciti a raggiungere le persone colpite in città a causa degli scontri armati. “Nonostante le difficoltà di accesso, il governo dell'Ucraina, le agenzie dell'Onu e i partner umanitari - informa l’Organizzazione Onu per i diritti Umani Ohchr - continuano ad aumentare le attività di soccorso all'interno dell'Ucraina, dove la situazione della sicurezza lo permette, mentre i paesi vicini stanno ricevendo un numero crescente di sfollati”.

Ieri il primo convoglio umanitario guidato dal governo ha lasciato Zaporizhzhia, nei pressi della centrale nucleare occupata dai militari russi, con circa 90 tonnellate di forniture umanitarie. Gli aiuti sono destinati anche a Mariupol dove continuano a cadere colpi di mortaio sul centro urbano e lontano dalle postazioni militari. Difficile non pensare ad una azione deliberata.

“Il costo umano del conflitto continua a crescere. Tra le 4 del mattno del 24 febbraio e la mezzanotte del 5 marzo, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchr) riporta almeno 1.123 vittime civili, tra cui 364 uccisi, un aumento di oltre il 410 per cento rispetto al 26 febbraio”. Ma si tratta di numeri lontani dalla realtà, “poiché il numero di morti e feriti civili deve essere verificato”. Un modo per dire che la strage ha numeri da togliere il fiato, ma non c’è modo di contare i morti.

L'Agenzia per i rifugiati (Unhcr-Acnur) riferisce che più di 1,7 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina nei paesi vicini negli ultimi 10 giorni, comprese più di 885 mila nella sola Polonia, insieme a più di 169 mila in Ungheria, quasi 114 mila in Slovacchia e più oltre 84 nella Repubblica di Moldova.

L'Ucraina orientale continua a soffrire i maggiori costi umani dell'escalation delle ostilità, registrando quasi il 45% di tutte le vittime civili in tutto il paese finora. I danni più estesi alle infrastrutture civili sono stati osservati a Bucha (Kyivsky oblast), Cherniv (nord), Kharkiv (nord-est) e Korosten (nord).

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