martedì 8 settembre 2015
​I dati comunicati dalle Nazioni unite, che dicono: è una valutazione prudente.
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Sono almeno 7.962 le persone morte nel conflitto nel sud-est ucraino dall'inizio delle ostilità nell'aprile dello scorso anno. Lo riferisce l'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, Ràad Zeid Al Hussein, citato dai media ucraini e russi, precisando che il totale dei feriti ammonta ad almeno 17.811 persone. Le Nazioni Unite sottolineano che si tratta di "una valutazione prudente" e che "i numeri reali potrebbero essere considerevolmente più alti". Intanto risulta che le violenze nel conflitto nel sud-est ucraino hanno raggiunto in questi giorni il livello più basso dell'ultimo anno e mezzo. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Stepan Poltorak, precisando che gli attacchi contro le truppe ucraine si sono ridotti a due-quattro al giorno. L'amministrazione regionale di Lugansk riporta però la morte di due soldati nelle ultime 24 ore. Ucraini e ribelli si sono accordati per far tacere i cannoni dall'1 settembre per l'inizio del nuovo anno scolastico. Nel complesso la tregua pare reggere.
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