lunedì 28 febbraio 2022
Si sono diretti in Polonia, Moldavia, Romania e oltre, informa l’Alto commissariato Onu per i rifugiati. Il numero continua a crescere da ora in ora. 100mila gli sfollati interni
Già 500mila profughi, soprattutto in Polonia e Moldavia. L'Onu: sono esausti

Ansa

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L’invito dell’armata russa a lasciare Kiev viene interpretato come un bluff da molti ucraini, ma è stato colto al volo dai molti stranieri ancora presenti nella capitale che si sono messi in viaggio con ogni mezzo possibile per allontanarsi.

Per quanto al momento la città non sia circondata dalle forze armate di Mosca, che starebbe inviando migliaia uomini a supporto delle colonne meccanizzate che hanno incontrato una inattesa resistenza, diversi osservatori temono che l’invito a lasciare la proprie case sia il preludio a operazioni militari più aggressive e capillari.

Nelle lunghe ore di coprifuoco molti scantinati sono stati trasformati in fabbriche di armi rudimentali. In gran parte bottiglie incendiarie, ma vengono anche rimessi in funzione vecchi fucili, rivoltelle, armi che dovrebbero stare nei musei e che tornano in strada.

Fino ad ora quasi 422.000 persone hanno attraversato i confini internazionali dell’Ucraina in cerca di sicurezza, soprattutto in Polonia, Moldavia, Romania e oltre, informa l’Alto commissariato Onu per i rifugiati. Il numero continua a crescere da ora in ora. A questi vanno aggiunti gli oltre 100mila che hanno abbandonato le loro case e sono sfollate all'interno del Paese. Le agenzie Onu parlano tuttavia di stime prudenziali, poiché le condizioni di sicurezza nel Paese non consentono di accedere a informazioni particolareggiate.

Le code più lunghe negli attraversamenti dei confini si registrano alle frontiere con Moldavia e Polonia.

Personale dell’Unhcr al confine polacco racconta che le persone in arrivo sono in viaggio da 3-4 giorni. E poi attendono ore per poter vedere esaminati i documenti ed entrare nell’Ue. “Sono persone esauste - spiegano gli operatori -, non hanno dormito, non hanno potuto consumare cibo caldo o utilizzare servizi igienici sulla strada. E, naturalmente, sono traumatizzate dagli attacchi e dai bombardamenti”.

Molte donne attraversano i varchi tenendo per mano i bambini. E sono le più spaventate, perché i mariti e gli anziani sono rimasti a Kiev. Chi per combattere, chi perché impossibilitato ad affrontare un esodo nel freddo.

“Se i combattimenti non cesseranno un numero crescente di persone sarà costretto alla fuga per cercare riparo e protezione”, avverte l’agenzia Onu. “Secondo le nostre stime, fino a 4 milioni di persone potrebbero fuggire dall'Ucraina verso altri Paesi se la situazione si aggravasse ulteriormente”.

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