sabato 14 marzo 2015
​Lo ha detto in un'intervista il presidente Poroshenko. Ma ha anche affermato che è in corso una "de-escalation" nel conflitto.
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Sembra reggere la tregua in Ucraina, anche se i segnali che arrivano da Kiev sono contrastanti. Da un lato il presidente Petro Poroshenko ha affermato ieri, in un'intervista alla tv 1+1 ripresa dall'agenzia Interfax, che il governo ha "firmato contratti per importazioni di armi, anche letali, con 11 Paesi europei". Non ha però specificato quali siano questi Paesi, né ha reso noti i dettagli degli accordi per l'eventuale invio di armi "letali". Dall'altro lato, nella stessa intervista, il presidente ucraino ha reso noto che le forze armate di Kiev non registrano "perdite militari da diversi giorni". E questo, ha aggiunto, è un chiaro segnale di graduale de-escalation" nel conflitto del Donbass.
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