sabato 14 maggio 2022
L'arcivescovo maggiore di Kiev: trovata una fossa comune con 500 corpi, le mani legate, uccisi a freddo. Per l'intelligence militare di Kiev la guerra finirà entro dicembre
Helsinki chiama il Cremlino. Putin: un errore entrare nella Nato

Reuters

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Nell'80° giorno della guerra in Ucraina, il presidente della Finlandia, Sauli Niisto, ha chiamato l'omologo russo Vladimir Putin sullo sfondo dell'intenzione di Helsinki di entrare nella Nato. Abbandonare la politica della neutralità sarebbe un "errore", ha replicato Putin, aggiungendo che "non esistono minacce alla sicurezza di Helsinki" e che il suo ingresso nella Nato potrà "influenzare negativamente le relazioni con la Russia".

Il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, all'incontro annuale con gli esperti del Consiglio esteri e difesa, ha detto che l'Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale contro la Russia. Ed è difficile prevedere quanto durerà.

Nella notte Mosca ha tagliato l'elettricità alla Finlandia, ma Helsinki assicura di poter farne a meno (finora riceveva dalla Russia il 10% del suo consumo totale). L'azienda responsabile delle vendite di elettricità russa alla Finlandia, Rao Nordic, aveva annunciato l'interruzione della fornitura a causa dei mancati pagamenti.

L'intelligence militare ucraina: la guerra finirà entro l'anno, svolta ad agosto

Per il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, la guerra raggiungerà un punto di svolta entro la metà di agosto e si concluderà entro la fine dell'anno. "La maggior parte delle azioni di combattimento attive saranno terminate entro la fine di quest'anno", ha detto a Sky News, assicurando che verrà ripristinato il controllo ucraino "su tutti i territori persi, inclusi Donbass e Crimea". Budanov sostiene anche che il presidente russo Vladimir Putin sia gravemente malato di cancro e sia già in corso un golpe per rimuoverlo.

L'arcivescovo maggiore di Kiev: 500 in fossa comune, mani legate

"In una fossa comune recentemente hanno scoperto quasi 500 persone con le mani legate e con una pallottola nella testa. Vuol dire che sono state assassinate in un modo crudele, nello stesso modo in cui ai tempi di Stalin assassinarono gente innocente gettandola in fosse comuni". Lo ha riferito l'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, rendendo una testimonianza della situazione del suo Paese in video collegamento con il XXIII Convegno Nazionale per la Pastorale della Salute della Cei, che si è tenuto a Cagliari dal 9 al 12 maggio. Lo rende noto il Segretariato dell'arcivescovo maggiore, con sede a Roma.

I russi lasciano Kharkiv. Kiev: deportati 210mila bambini

I russi si ritirano da Kharkiv, la seconda città più grande del Paese, nel nord-est, mentre gli analisti e l'intelligence occidentali continuano a certificare le difficoltà delle truppe di Mosca sul terreno. Il governatore della regione, Oleh Synyehubov, ha riferito che la gente sta cominciando a tornare alle proprie case, ma ha anche avvertito che la situazione è ancora pericolosa. Le truppe russe avrebbero pesantemente minato la regione e preso di mira diverse comunità dell'area. "Questo indica che è troppo presto per rilassarsi" ha detto. " Esorto tutti a rispondere adeguatamente agli allarmi e a non trovarsi per strada inutilmente".

L'obiettivo principale delle forze russe è stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk, Lugansk, nell'est, e Kherson, nel sud, e garantire la stabilità del corridoio terrestre con la Crimea. "La più grande attività degli occupanti si osserva nelle direzioni Slobozhansky e Donetsk", fa sapere Kiev.

Nella città portuale meridionale di Mariupol, prosegue l'assedio alle ultime forze ucraine rimaste nell'acciaieria Azovstal, bersagliata dall'artiglieria pesante e dagli attacchi aerei. Inoltre i russi stano anche preparando un atttacco sul terren. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla di colloqui "molto complessi" con Mosca per far uscire gli ultimi difensori dallo stabilimento. Il governo "non lascerà nessuno nelle mani del nemico", ha detto Zelensky, ricordando "ogni città e comunità che sono ancora sotto occupazione: Kherson, Melitopol, Berdiansk, Energodar, Mariupol e le città del Donbass".

Intanto la Turchia si è detta è pronta a inviare una nave a Mariupol per consentire l'evacuazione dei soldati ucraini feriti e altri civili che si trovano ad Azovstal. Lo ha reso noto il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in un'intervista alla Reuters, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. "Il nostro piano prevede che le persone evacuate dall'acciaieria siano portate via terra al porto di Berdyansk, che come Mariupol si trova sul Mar d'Azov, e che una nave turca li conduca a Istanbul".

Sull'Isola dei Serpenti, considerata punto strategico per un eventuale sbarco a Odessa, i russi starebbero cercando di installare sistemi di difesa antiaerea.

Per lo stato maggiore delle forze armate ucraine, dal 24 febbraio sono stati uccisi circa 27.200 soldati russi e l'armata russa ha perso anche 1.218 carri armati e 2.934 veicoli corazzati da combattimento. Le maggiori perdite russe sarebbero avvenute in direzione di Sloviansk e Bakhmut. Secondo Kiev, più di 210mila bambini ucraini sono stati deportati.

Kiev: oltre 10mila casi di crimini di guerra e già 40 sospettati

"Abbiamo già oltre 10mila casi in corso di crimini di guerra e già 40 sospettati" ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, mentre ieri si è aperto il primo processo in un tribunale ucraino contro un militare russo. "Sono sicura - ha aggiunto Venediktova - che nel prossimo futuro vedremo altri casi approdare nei tribunali e autori dei crimini comparire davanti a giudici".​

Usa: sanzioni alle banche straniere che aiutano Mosca

Gli Stati Uniti potrebbero estendere le sanzioni alle banche straniere che aiutano la Russia a eludere le sanzioni, ha affermato il vicesegretario al Tesoro americano Adewale "Wally" Adeyemo in un'intervista al New York Times. "Se fornisci supporto materiale a un individuo sanzionato o a un'entità sanzionata, possiamo estendere il nostro regime sanzionatorio a te", ha sottolineato. "Voglio chiarirlo ad altri Paesi che potrebbero non aver intrapreso azioni sanzionatorie: gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner sono pronti ad agire se fanno cose che violano le nostre sanzioni", ha aggiunto Adeyemo.

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