lunedì 23 febbraio 2015
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​In gonna contro la violenza alle donne: è così che alcuni uomini in Turchia e nell'Azerbaigian hanno deciso di manifestare contro il crescente numero di violenze sessuali nel Paese, e in particolare dopo l'uccisione il 13 febbraio di una studentessa universitaria di 20 anni, Ozgecan Aslan, picchiata a morte e bruciata dopo un tentativo fallito di stupro da parte di un autista di un minibus a Mersin, nel sud. Le foto dei manifestanti, in gonna mentre protestano per le strade o si scattano un selfie, sono state pubblicate su Twitter e Facebook sotto l'hashtag #ozgecanicinminietekgiy, ovvero "indossare una minigonna per Ozgecan".

La campagna degli uomini su Facebook è stata quindi accompagnata da un comunicato: "Se una minigonna è responsabile di ogni cosa, se (indossare, ndr) una minigonna significa mancanza di morale e di castità, se una donna che indossa una minigonna è un invito a quello che le può accadere, allora anche noi vi invitiamo!". La scorsa settimana il deputato dell'Akp Ismet Ucma, il partito di governo e del presidente Recep Tayyip Erdogan, aveva legato l'aumento del numero di stupri in Turchia alla trasmissione di soap opera in tv, che rovinerebbero la struttura della famiglia tradizionale turca.

 
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