sabato 31 ottobre 2015
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I turchi tornano alle urne domenica per la seconda volta quest'anno, dopo che le elezioni politiche del 7 giugno non hanno prodotto una maggioranza parlamentare in grado di esprimere un governo. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 16 nelle zone orientali e dalle 8 alle 17 in quelle occidentali (dalle 6 alle 15 in Italia). Gli elettori registrati sono più di 54 milioni su una popolazione di quasi 78. Altri 2,9 milioni di elettori votano all'estero.

I PRINCIPALI PARTITI POLITICISono quattro i principali partiti che hanno possibilità concrete di entrare in parlamento.AKP. Il partito islamico Giustizia e Sviluppo del presidente Recep Tayyip Erdogan è al governo dal 2002. Alle elezioni del 7 giugno prese il 40,86%. Il suo leader è Ahmet Davutoglu, alla guida del governo in carica. Fondato nel 2001, l'Akp è di stampo islamico e si ispira a neoliberalismo economico e conservatorismo sociale.Il programma elettorale è incentrato su una riforma della costituzione che introduca il sistema presidenziale. Una simile riforma richiede una maggioranza di almeno tre quinti (due terzi per evitare il referendum), ma nessuno degli altri partiti la appoggia.

CHP. Il Partito repubblicano popolare è il primo partito di opposizione e alle elezioni del 7 giugno ha conquistato il 24,96% dei voti. Fondato nel 1923 dal padre della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk, è un partito socialdemocratico, nazionalista e laico. Il leader è Kemal Kiliçdaroglu. La sua campagna è stata incentrata sull'antagonismo con l'Akp, additato come partito corrotto. Il leader è Kemal Kilicdaroglu.
MHP. Il Partito del movimento nazionalista, fondato nel 1969, è di destra e ultranazionalista, erede dei cosiddetti "Lupi Grigi". Alle elezioni del 7 giugno ha ottenuto il 16,29% dei voti. È sempre stato contrario ai negoziati di pace con i ribelli curdi del Pkk, di recente interrotti dal governo. Chiede di elevare il salario minimo a 1.400 lire turche (470 euro) al mese e aumenti per pensionati e veterani. Promette tasse più basse per l'elettricità e finanziamenti pubblici per i luoghi di culto della minoranza religiosa alawita. Il leader è Devlet Bahceli. HDP. Il Partito popolare democratico, fondato nel 2013, è filocurdo, socialdemocratico di sinistra alternativa. Ha partecipato alle elezioni per la prima volta lo scorso 7 giugno, ottenendo il 13,12%. Il suo statuto prevede una copresidenza assegnata a un uomo e a una donna, attualmente Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag. I SONDAGGISecondo un sondaggio di Adil Gur, diffuso giovedì, la formazione di Erdogan potrebbe salire al 47,2% e gli stessi funzionari dell'Akp sembrano fiduciosi di una crescita nei consensi. Il Chp, il Partito popolare repubblicano, viene accreditato come secondo. La terza forza del Meclis, la Grande assemblea nazionale, dovrebbero essere i nazionalisti del Mhp. Ma il vero osservato speciale è il filo-curdo Hdp di Selahattin Demirtas, che alle precedenti elezioni ha creato un vero e proprio terremoto politico. IL SISTEMA ELETTORALEIl parlamento turco ha 550 seggi. La maggioranza è a quota 276. Ne servono però 367 per approvare modifiche costituzionali e 330 per indire un referendum popolare su una modifica costituzionale. I parlamentari sono eletti con il sistema proporzionale in 85 collegi, ma c'è una soglia di sbarramento al 10%. In sostanza il sistema favorisce i grandi partiti.
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