sabato 12 novembre 2011
Le forze di sicurezza turche hanno ucciso il dirottatore e preso il controllo del traghetto con 23 persone che era stato assalito. Il terrorista apparteneva al Pkk.
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Si è concluso con la morte del sequestratore, dopo 12 ore, il dirottamento del traghetto turco compiuto tra ieri pomeriggio e poco prima dell'alba di oggi nel Mar di Marmara. Secondo una ricostruzione ufficiale, in azione é stato un singolo terrorista curdo del Pkk in possesso di una bomba e morto in un blitz delle teste di cuoio turche. Sono state dunque rettificate informazioni diffuse da un ministro che aveva parlato dell'azione di un commando terroristico composto da quattro o cinque elementi e non c'é stata la temuta azioni dimostrativa che avrebbe potuto portare il traghetto nei pressi dell'isola dove è rinchiuso l'ex leader del Pkk, Abadullah Ocalan. I 24 fra passeggeri e componenti dell'equipaggio stanno bene. Il traghetto, una nave veloce da 400 posti chiamata Kartepe, era stato dirottato ieri pomeriggio mentre sull'omonimo golfo collegava Izmit ad un'altra città. "Non intervenite. Ho una bomba. La farò esplodere", aveva minacciato il sequestratore subito individuato come un militante del Partito di lavoratori del Kurdistan (Pkk), formazione considerata terroristica non solo dalla Turchia ma anche da Ue e Usa. Dopo il blitz il governatore di Istanbul, Huseyin Avni Mutlu, ha confermato che l'uomo sui 28-30 anni era in possesso di un ordigno di cui deve essere precisata la natura ed è "chiaramente" un terrorista del Pkk. Il blitz è stato condotto da commandos su imbarcazioni della Guardia costiera poco prima dell'alba, verso le 5:35 locali, quando il traghetto a corto di carburante ha dovuto fermarsi a ovest di Istanbul. Gia una mezz'ora prima è stato notato movimento sul ponte del traghetto e incerte immagini televisive riprese con scarsa luminosità a distanza hanno mostrato figure muoversi tra sedili vuoti.
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