giovedì 30 gennaio 2020
La droga viaggia ancora sotto terra. Trovato dai federali Usa al confine. Parte da Tijuana, nella Baja California messicana, ed entra nella città californiana di San Diego
Il tunnel partiva da Tijuana, nella Baja California messicana, a circa 100 metri a sud del confine, ed entrava all'interno della città californiana di San Diego

Il tunnel partiva da Tijuana, nella Baja California messicana, a circa 100 metri a sud del confine, ed entrava all'interno della città californiana di San Diego - Ansa

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El Chapo li ha usati più volte per sfuggire alla cattura e sono ancora una delle specialità del cartello della droga che comanda, o comandava prima di essere rinchiuso in un penitenziario statunitense. Quello scoperto in questi giorni è stato scavato con cura, è lungo oltre 1,3 chilometri ed è dotato di ventilazione, elettricità, di rotaie e di un sistema di carrelli e di montacarichi, per trasportare droga e altre merci di contrabbando fra il Messico e gli Stati Uniti: il tunnel dei narcos è stato scoperto dagli agenti federali Usa e partendo da Tijuana, nella Baja California messicana, a circa 100 metri a sud del confine, ed entrava all'interno della città californiana di San Diego.

È uno delle decine che invece continuano a funzionare ed è il più lungo mai scoperto, per lo meno nella parte orientale del confine. "La sofisticatezza della struttura dimostra la determinazione e le risorse pecuniarie dei cartelli della droga", ha spiegato per accreditarsi il merito di questa "vittoria" - citato da "Cnn" e da altri media internazionali - l'agente speciale John W. Callery della Drug Enforcement Administration (Dea). Il tunnel era scavato a circa 25 metri sottoterra, alto circa 170 centimetri e largo 70.

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