Il presidente Donald Trump durante un comizio lo scorso anno in Florida - Reuters

Il presidente americano, Donald Trump, ha rinviato il controverso comizio a Tulsa, in Oklahoma, dopo le polemiche per la sua sovrapposizione il 19 giugno con la festività di Juneteenth (noto anche come Freedom Day), giornata in cui si commemora la fine della schiavitù negli Usa. Il capo della Casa Bianca ha annunciato su Twitter la decisione, presa "per rispetto". Nonostante l'epidemia di Covid-19 continui a registrare nuovi casi e decessi negli Usa, Trump ha annunciato la ripresa della sua campagna, con comizi in Oklahoma, Florida, Arizona e Nord Carolina.

Dopo che le proteste promosse da Black Lives Matter hanno riportato la gente in piazza, il presidente non sente più la pressione politica e sociale di evitare grandi assembramenti; tuttavia i sostenitori che vorranno partecipare agli eventi, dovranno firmare un documento con cui rinunciano eventualmente a fare causa, nel caso dovessero contrarre il coronavirus in una di queste occasioni.

Sull'argomento non ha mancato di far sentire la propria opinione il virologo Antfony Fauci, la spina nel fianco di Trump per la pandemia. È "rischioso" e un "pericolo" partecipare ora negli Stati Uniti ad assembramenti legati a manifestazioni o comizi elettorali perché potrebbero contribuire ad alimentare i contagi. Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e principale consigliere della Casa Bianca per la lotta al coronavirus, ha anche espresso preoccupazione per le proteste di massa legate alla morte di George Floyd e per la decisione del presidente Donald Trump di riprendere la campagna elettorale già la prossima settimana. "È un pericolo per le persone che stanno cercando di controllare la manifestazione ed è un pericolo per le persone che stanno dimostrando", ha dichiarato Fauci alla 'Abc'.