giovedì 3 maggio 2018
Il presidente Usa evoca il rilascio dei tre ostaggi. Secondo fonti sudcoreane, sarebbero stati trasferiti da un campo di lavoro ad un albergo della capitale nordcoreana. Poi la Casa Bianca frena
Il presidente Usa Donald Trump (Ansa)

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Il presidente americano Donald Trump ha annunciato su Twitter che presto potrà ricevere notizie di tre cittadini statunitensi detenuti in Corea del Nord. "Come tutti sanno, la scorsa Amministrazione ha chiesto a lungo il rilascio di tre ostaggi rinchiusi in un campo di lavoro nordcoreano, ma inutilmente. Rimanete sintonizzati!", ha scritto. Il tweet di Trump è arrivato dopo l'annuncio con cui l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riferito del trasferimento di tre detenuti americani da un campo di lavoro in un albergo alla periferia di Pyongyang. Kim Hak Song, Tony Kim e Kim Dong Chul, cittadini americani di origini coreane, sono stati trasferiti ai primi di aprile, ha precisato la Yonhap citando Choi Sung Yong, a capo di un gruppo di sostegno alle famiglie di cittadini sudcoreani detenuti in Corea del Nord.

In serata però la Casa Bianca ha diramato un brevissimo comunicato in cui dice di non poter confermare la liberazione dei tre americani, anche se - precisa - leggerebbe tale gesto come "un segno di buona volontà".

Fonti della Cnn hanno confermato che il rilascio dei tre americani sarebbe "imminente" e che la decisione è stata presa dalla Corea del Nord già due mesi fa. Il ministro degli Esteri nordcoreano, Ri Yong Ho, avrebbe infatti offerto il rilascio durante alcuni colloqui in Svezia lo scorso marzo. I funzionari Usa hanno però allora insistito sul fatto che questo rilascio "non fosse collegato o usato per allentare le posizioni sulla questione principale della denuclearizzazione", aggiungono le fonti dell'emittente americana. Una fonte del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca ha comunque detto che il rilascio verrebbe considerato un gesto di buona volontà da parte del regime in vista del vertice tra Trump e Kim Jong-un. "La loro sicurezza e salute sarà un fattore nelle future interazioni tra gli Stati Uniti e il governo nordcoreano", ha spiegato.

Kim Dong Chul è detenuto in Corea del Nord dal 2015 con l'accusa di spiare per la Corea del Sud, come ha dichiarato lui stesso durante un'intervista rilasciata alla Cnn sotto il controllo dei militari nordcoreani. Gli altri due sono stati arrestati la scorsa primavera, dopo l'insediamento del presidente e l'acuirsi delle tensioni e la guerra di parole tra Trump e Kim Jong-un. Tony Kim e Kim Hak-song sono stati infatti arrestati nell'aprile e nel maggio del 2017 ed accusati di "attività ostili" contro il regime. Entrambi lavoravano al Politecnico di Pyongyang, l'unica università gestita da privati della capitale nordcoreana.

Dopo il tweet di Trump la sorella di Tony Kim, Kim Sol, ha espresso la sua speranza ma ha aggiunto su Facebook che "non abbiamo indicazioni che i detenuti americani siano stati rilasciati".

Durante la presidenza Trump finora è stato rilasciato un altro americano detenuto dalla Corea del Nord, Otto Warmbier, ex studente dell'università della Virginia che era stato arrestato 17 mesi prima mentre stava facendo un viaggio nella regione. Il giovane però era tornato in coma in patria, dove poi è morto pochi giorni dopo. I nordcoreani hanno sostenuto che Warmbier aveva contratto il botulismo in cella, ma i dottori americani non hanno trovato prove a conferma di questa tesi. I genitori di Warmbier hanno fatto causa al governo nordcoreano.
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