giovedì 15 giugno 2017
Colpo di scena nel Russiagate. Il presidente è indagato per intralcio alla giustizia dal procuratore Muller che interrogherà alcuni funzionari della Casa Bianca
Trump: «L'indagine su di me è la più grande caccia alle streghe della storia»
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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è indagato dal procuratore speciale Robert Mueller per una possibile «ostruzione alla giustizia». Lo riferisce il Washington Post citando funzionari non identificati.

Mueller sta indagando sulla presunta interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016 e sulla possibile collusione tra Mosca e la campagna pro Trump. L'ostruzione alla giustizia dell'attuale inquilino della Casa Bianca avrebbe avuto inizio nei giorni successivi al licenziamento dell'ex direttore Fbi James Comey, il 9 maggio scorso, che indagava sul Russiagate.

Si tratta di un capo d'imputazione che potrebbe costruire la base per un impeachment nei confronti del presidente. Sul caso, il Washington Post, citando cinque fonti diverse, sostiene che i prossimi testimoni che verranno ascoltati dagli investigatori di Mueller, in quanto persone fermate dei fatti, sono Daniel Coats, attuale Direttore della National Intelligence, Mike Rogers, capo della Nsa (National Security Agency) e Richard Ledgett (vice di Rogers).

Duro il commento del portavoce del presidente, Mark Corallo: «La fuga di notizie dell'Fbi riguardanti il presidente è scandalosa, ingiustificabile e illegale». Trump è intervenuto, come sua abitudine, su Twitter: «Stiamo assistendo alla singola caccia alle streghe più grande della storia politica americana, condotta da persone malvagie e combattute» ha scritto.

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