sabato 16 luglio 2016
​A Cleveland, Usa, tutto è pronto per la convention repubblicana che designerà il candidato alla Casa Bianca. Ma si temono proteste e scontri. In programma molte manifestazioni di movimenti e lobby.
Trump verso l'«incoronazione», sale la tensione
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«Qualcuno si farà male». È da 50 anni che una Convention di partito, al via da domani, non si apre sotto auspici negativi come quelli ripetuti in queste ore a Cleveland. Nel descrivere le loro attese per la prossima settimana, quando Donald Trump verrà incoronato candidato della destra alla Casa Bianca, gli organizzatori aggrottano la fronte e sussurrano le parole «Seattle» e «Chicago». Seattle sta per il caos e la violenza che nel 1999 fecero deragliare la conferenza dell’Organizzazione mondiale del commercio, con 600 arresti fra i no-global e una città messa a ferro e fuoco per giorni. Chicago va letto come la Convention democratica del 1968 quando la protesta anti-Vietnam e gli attriti razziali che avevano portato all’assassinio di Martin Luther King e di Robert Kennedy sfociarono in una settimana di proteste e di cariche di polizia. Il 48 per cento dei parlamentari, governatori e altri leader del partito repubblicano, intervistati dal sito "Politico", scommettono che la kermesse, da decenni una prevedibile successione di discorsi al bromuro culminanti in una pioggia di coriandoli bianchi rossi e blu, degenererà e che le manifestazioni in programma a partire da oggi saranno tutt’altro che pacifiche. Un gruppo anti-Trump (Stand together against Trump) ieri aveva allestito un corso pratico su come comportarsi di fronte alla polizia – spiegando a tutti di tenere le mani visibili per non creare l’impressione di nascondere armi – o in caso di arresto (dire chiaramente che si intende collaborare). Un altro gruppo di segno opposto, vicino al movimento conservatore e libertario del Tea Party, distribuiva volantini che invitavano alla tolleranza. Intanto, però, due associazioni prendevano contatti con le delegazioni dei movimenti Black Lives Matters (che lotta contro la discriminazione razziale degli agenti) e Organize! Ohio (che terrà una marcia contro la povertà domani) per offrire assistenza legale gratuita agli attivisti. Il Comune ha preparato mille posti nella prigione municipale. Per ora, Black Lives Matters non ha in programma proteste, per evitare di diventare bersaglio di risentimento razziale, ai massimi livelli negli Usa dopo le recenti uccisioni di due neri da parte delle forze dell’ordine e l’assassinio di cinque agenti a Dallas. Ma i suoi membri sono stati equipaggiati con telecamere, per registrare ogni possibile abuso. Ad aumentare il timore che le cose a Cleveland sfuggano di mano vanno aggiunte le intenzioni di molti iscritti alla Nra, la lobby delle armi, di applicare alla lettera la legge dell’Ohio che permette di portare pistole liberamente, agganciate alla cintura, nei luoghi pubblici, senza porto d’armi.
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