venerdì 9 giugno 2017
Dopo il via libera del governo, approvato la legge che consentirà all’attuale sovrano Akihito, che ha 84 anni, di cedere entro tre anni il potere al figlio 57enne Naruhito
Anche il Parlamento dice sì: l'imperatore ora può abdicare
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Con un voto all’unanimità, questa mattina il Senato giapponese ha approvato la legge che consentirà all’attuale imperatore Akihito, 125° sovrano di una dinastia ininterrotta, di abdicare entro tre anni. Un provvedimento, il primo da oltre due secoli, che si concretizzerà probabilmente alla fine del prossimo anno, quando Akihito compirà 85 anni. La settimana scorsa, la Camera aveva dato anch’essa il “via libera” senza alcun ostacolo.

Si apre così la strada a una iniziativa che lo stesso sovrano aveva annunciato come sua intenzione lo scorso anno, sulla scia di una polemica politica che lo aveva coinvolto, anche se le ragioni presentate pubblicamente sono state l’età avanzata e una salute che non gli consentirebbe più i ritmi intensi di impegni attuali. La sua abdicazione arriverebbe anche a ridosso dei trent’anni dall’ascesa al Trono del Crisantemo il 7 gennaio 1989.

La legge approvata è esclusiva per la sua persona e non nomina esplicitamente il successore che però dovrebbe essere il figlio maggiore, il 57enne Naruhito. L'uscita dalla scena pubblica dell’imperatore, assai amato dai giapponesi per il suo stile disponibile e per l’impegno sociale, avverrà anche in un tempo di difficoltà dell’istituzione imperiale la cui discendenza, patrilineare salvo eccezioni ma comunque per via maschile, potrebbe essere messa a serio rischio dal numero ridotto di eredi diretti.

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