giovedì 18 agosto 2022
il direttore, Tedros Adhanom Ghebreyesus, i dirigenti dei Paesi più ricchi di aver trascurato gli effetti della guerra e della crisi umanitaria nella regione settentrionale etiope
La popolazione del Tigrai, in particolare i più deboli come anziani e bambini, è ora alle prese con multiple epidemie di malaria, antrace, colera

La popolazione del Tigrai, in particolare i più deboli come anziani e bambini, è ora alle prese con multiple epidemie di malaria, antrace, colera - Ansa

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L'Oms ha lanciato un nuovo allarme sulla situazione umanitaria in Tigrai, definendola «la peggior catastrofe nel mondo» e accusando i dirigenti dei Paesi più ricchi di aver trascurato la crisi nella regione dell'Etiopia teatro di un conflitto sanguinoso fra governo e ribelli. Il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus (accusato più volte da Addis Abeba di aver “parte nel conflitto, anche per le sue origini eruitree e per aver fattio parte del Fronte popolare per la liverazione del Tigrai) ha denunciato una «crudeltà inimmaginabile» inflitta ai 6 milioni di persone che vivono in questa regione dell'Etiopia del nord le cui autorità sono in conflitto con il governo federale.
Fin dall'inizio del conflitto, due anni fa, la regione ha subito penurie di prodotti alimentari e l'accesso a servizi essenziali come l'elettricità, le telecomunicazioni e le banche è stato drasticamente ridotto. «Il risultato è che la popolazione del Tigrai, in particolare i più deboli come anziani e bambini, è ora alle prese con multiple epidemie di malaria, antrace, colera, diarree e altre malattie», ha sottolineato Tedros. «La sola soluzione è la pace», ha concluso il dirigente Oms.

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