mercoledì 23 maggio 2012
Il governo cinese ha rimesso in libertà una delle ultime venti persone ancora imprigionate in seguito alle manifestazioni di piazza Tienanmen del 1989, la grande rivolta che portò in piazza più di un milione di studenti, cittadini e lavoratori.
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Il governo cinese ha rimesso in libertà una delle ultime venti persone ancora imprigionate in seguito alle manifestazioni di piazza Tienanmen del 1989, la più grande rivolta antigovernativa della storia della Cina comunista, che portò in piazza più di un milione di studenti, cittadini e lavoratori.Li Yujun, che ora ha 45 anni, fu arrestato con l'accusa di aver dato fuoco a un carro armato durante le proteste. Condannato prima alla pena di morte, poi all'ergastolo, viene liberato dopo 20 anni di carcere per buona condotta. Pur avendo scontato la sua pena, resterà sotto il controllo delle autorità di Pechino fino al 2020, obbligato a presentarsi una volta al mese in commissariato, senza poter uscire dalla capitale e col divieto di rilasciare interviste o di esprimere opinioni su internet.La notizia è stata divulgata dall'organizzazione in difesa dei diritti umani, China Human Rights Defenders.
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