venerdì 9 agosto 2013
​Gli Stati Uniti hanno evacuato tutto il personale non adibito a funzioni di emergenza dal proprio consolato nella provincia del Punjab. Una decisone che non sarebbe legata all'allarme terrorismo scattato di recente e che ha portato alla chiusura di diverse ambasciate. Bonino: nessun pericolo per l'ambasciata italiana.
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Gli Stati Uniti hanno evacuato tutto il personale non adibito a funzioni di emergenza dal proprio consolato generale di Lahore, capitale della provincia orientale pakistana del Punjab. Motivo del provvedimento, «minacce specifiche» ricevute dalla rappresentanza Usa che «costituiscono un potenziale pericolo per i cittadini americani nell'intero Pakistan» a causa della «presenza di gruppi terroristici stranieri e locali».​Secondo una portavoce dell'ambasciata statunitense a Islamabad, Meghan Gregoris, la misura non sarebbe legata all'allarme-terrorismo scattato di recente in seguito all'intercettazione di conversazioni tra i capi di al-Qaeda, compreso lo stesso leader Ayman al-Zawahiri, relative a un incombente attentato anti-occidentale su vasta scala, che ha già portato alla chiusura di diverse sedi diplomatiche e consolari in Paesi arabi o islamici.La stessa legazione americana nella capitale pakistana e i consolati di Karachi e Peshawar oggi non opereranno per la festività islamica di Eid al-Fitr, ma lunedì dovrebbero riaprire regolarmente. Il consolato di Lahore dovrebbe invece rimanere chiuso, e «non c'è alcuna indicazione» su quando tornerà a funzionare. «A stanotte non c'erano pericoli particolari per l'ambasciata italiana» in Pakistan. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Emma Bonino, intervenendo a Radio Anch'io dopo l'evacuazione decisa dagli Usa della sede diplomatica americana a Lahore. «È evidente che la situazione è molto instabile e non da oggi», ha aggiunto il ministro sottolineando che nel Paese, così come in tutta la regione, l'indicazione, anche per i turisti, è la «massima cautela».
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